Nissan abbandonerà i colloqui di fusione con la rivale Honda, secondo quanto riportato dal quotidiano Nikkei (rilanciato da Reuters). La notizia mette fine alle trattative per creare il terzo costruttore automobilistico al mondo e solleva interrogativi sul futuro rilancio di Nissan.
Le azioni di Nissan sono crollate di oltre il 4% prima che la Borsa di Tokyo sospendesse temporaneamente gli scambi in seguito alla notizia. Al contrario, i titoli Honda hanno chiuso in rialzo dell'8%, segnalando l'apparente sollievo degli investitori per l'abbandono dell'accordo.
Honda e Nissan, rispettivamente secondo e terzo produttore automobilistico giapponese, avevano annunciato lo scorso anno di essere in trattative per una fusione che avrebbe dato vita al terzo costruttore mondiale per vendite. L'obiettivo era rafforzarsi in un settore sempre più minacciato dalla cinese BYD e da altre case produttrici di veicoli elettrici.
Tuttavia, i colloqui si sono complicati a causa di crescenti divergenze tra le parti, secondo fonti vicine alla questione. Honda avrebbe proposto a Nissan di diventare una sua controllata, allontanandosi dallo spirito originario di una fusione tra pari.
Lo stop alle trattative riapre il dibattito su come Nissan, duramente colpita, possa risollevarsi senza supporto esterno. L'azienda è nel mezzo di un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 9.000 dipendenti e del 20% della capacità produttiva globale.
Secondo l'analista Vincent Sun di Morningstar, "gli investitori potrebbero preoccuparsi per il futuro e il rilancio di Nissan". L'azienda è stata colpita più duramente di altri costruttori dal passaggio ai veicoli elettrici, non essendosi mai ripresa completamente dopo la crisi innescata dall'arresto dell'ex presidente Carlos Ghosn nel 2018.
Christopher Richter, analista del settore auto giapponese presso CLSA, ha commentato: "la notizia che Nissan non volesse diventare una controllata di Honda sembra evidenziare che il controllo fosse una questione controversa. Senza poter avere il controllo, Honda sembra essersi ritirata".
Renault, storico partner di alleanza di Nissan, si era detta in linea di principio aperta alla fusione con Honda. Il costruttore francese detiene il 36% di Nissan, di cui il 18,7% attraverso un trust francese.
Inizialmente Nissan e Honda avevano dichiarato di voler decidere la direzione dell'integrazione entro fine gennaio, ma la scadenza era stata poi posticipata a metà febbraio. Fonti avevano riferito il mese scorso che Mitsubishi Motors, partner minore dell'alleanza Nissan, che aveva considerato di unirsi alla fusione, potrebbe non farlo.