Colonna interminabile, semaforo rosso "improvviso", un attimo di distrazione e ci si ritrova francobollati al paraurti posteriore della vettura che precede. I sistemi di frenata automatica installati in molte auto, spesso quelle di fascia più alta ma ora sempre più diffusi anche sulle utilitarie, possono evitare questo spiacevole evento perché in grado di fermarsi in autonomia.
Se la macchina rileva una distanza di sicurezza non adeguata e un tamponamento imminente, essa inizia a frenare gradualmente fino a fermarsi o comunque tirare in ballo l'intervento del guidatore. Secondo una ricerca basata sul sistema Volvo City Safety ed effettuata dall'ente americano per la sicurezza stradale, le vetture dotate di questa tecnologia sono in grado di ridurre l'incidenza di questi scontri fino al 39%. Un valore che arriva al 42% in meno per quanto riguarda gli incidenti dove si verificano danni alle persone.
Esistono anche auto che hanno un avviso di collisione ma senza frenata assistita: in quel caso i dati sulla riduzione degli incidenti sono trascurabili, poiché finché si procede lentamente è un conto, ma quando si va ad alte velocità può risultare difficile schivare un impatto.
Sia chiaro, la frenata automatica non scongiura un tamponamento al 100%, il guidatore deve sempre tenere gli occhi sulla strada e deve mettersi in auto solo quando in condizioni ottimali. Tuttavia, i risultati confortanti scaturiti da questo test hanno spinto Volvo, una delle case automobilistiche più all'avanguardia sui sistemi di sicurezza sia attivi che passivi, a spingere al massimo sul progetto Vision 2020. L'intenzione è dotare ogni vettura della casa svedese di un sistema di "collision warning" e "autobrake system" per garantire la massima sicurezza.
Chissà se anche altri produttori si uniranno alla visione di Volvo per garantire una sostanziale riduzione dei tamponamenti in città e non solo.