La Formula 1 sta imponendo il cambio di nome ai creator

Creatori di contenuti sulla F1 nel mirino legale: controversie su copyright e uso di materiale protetto minacciano la community online degli appassionati

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a cura di Andrea Maiellano

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Un'ondata di cambiamenti di identità online sta colpendo i creatori di contenuti legati alla Formula 1.

Diversi influencer e podcaster che si dedicano al mondo delle corse stanno modificando i loro nomi utente, e i loro loghi, apparentemente su richiesta della stessa F1.

Formula 1 sta prendendo di mira chi usa il suo marchio a scopo di lucro, inviando diffide e imponendo cambi di nome.

Secondo alcune indiscrezioni, l'organizzazione starebbe inviando diffide a creator con account monetizzati che utilizzano il suo marchio.

Il podcast "F1r the Girls" ha recentemente cambiato nome in "Paddock Project", affermando che la nuova denominazione "riflette dove siamo e dove stiamo andando".

Anche l'influencer Mikaela Kostaras ha modificato il suo nome da "shelovesf1" a "shelovesvrooms", alludendo velatamente a possibili pressioni legali in un video.

La commentatrice F1 Toni Cowan-Brown ha dichiarato di aver "sentito voci" riguardo queste lettere di diffida da "almeno sei mesi". Secondo lei, la Formula 1 sta prendendo di mira coloro che "utilizzano F1 nel loro branding e ne traggono profitto", oltre ai creator che fingono di essere in qualche modo associati all'organizzazione.

Questo atteggiamento della Formula 1 contrasta con quello di altre leghe sportive come la NBA, che generalmente non persegue chi pubblica contenuti online relativi al campionato, anche quando includono filmati reali delle partite. Il commissario Adam Silver ha dichiarato che "per lo più, gli highlights sono marketing".

La Formula 1 ha una storia di protezione aggressiva del proprio marchio. In passato ha inviato una "pila di lettere legali" al pilota Lewis Hamilton, chiedendogli di smettere di pubblicare clip F1 sui social media. Successivamente, con l'acquisizione da parte di Liberty Media, le linee guida che vietavano a piloti e team di condividere contenuti dal paddock sono state allentate.

Al momento la Formula 1 non ha risposto alle richieste di commento su questa vicenda. Resta da vedere come evolverà la situazione e quale impatto avrà sulla community online di appassionati che contribuisce a promuovere lo sport.

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