La Fiat 600 non è abbastanza italiana, scompare la bandiera dal paraurti

La casa automobilistica ha rimosso il tricolore dal suo B-SUV prodotto in Polonia, una scelta preventiva non ancora richiesta dal governo.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Dopo il caso della Topolino, anche la Fiat 600 vede scomparire il tricolore italiano dal suo paraurti posteriore. Questa decisione è stata presa autonomamente dal gruppo Stellantis per evitare possibili problemi doganali, simili a quelli affrontati dal quadriciclo leggero prodotto in Marocco. Sebbene il B-SUV sia assemblato in Polonia, il suo design e la progettazione sono frutto del lavoro italiano. Tuttavia, le logiche dell'ormai noto "Italian sounding" e le relative implicazioni vietano di riportare elementi che richiamino esplicitamente all'Italia.

Stellantis ha chiarito che la decisione non è stata influenzata da richieste o pressioni da parte del governo italiano. "Anche in questo caso," ha spiegato il gruppo, "la presenza dei colori della bandiera italiana sul veicolo non aveva altra finalità che indicare l’origine imprenditoriale del prodotto, il cui design e stile sono stati ideati, disegnati e progettati da un soggetto italiano, Stellantis Europe S.p.A., detentore del marchio Fiat"

La società ha sempre dichiarato chiaramente, sin dal lancio della Fiat 600, che la vettura è assemblata in Polonia, come specificato anche dall’etichetta "Made in Poland" presente sul veicolo. Con questa iniziativa, Stellantis intende ribadire la sua volontà di operare in piena trasparenza riguardo al luogo di assemblaggio dei propri prodotti, prevenendo ogni possibile equivoco.

Il caso della Fiat 600 non sarà isolato; non è difficile immaginare che altri brand, anche lontani dal mondo dell'automotive, possano seguire la strategia preventiva di Fiat e modificare il design di qualche prodotto. 

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