La digitalizzazione avanza nel settore assicurativo, ma la tradizione del modulo blu resiste. L'IVASS ha recentemente approvato una normativa che apre alla compilazione digitale della constatazione amichevole, senza però eliminare il formato cartaceo che da decenni accompagna gli automobilisti italiani nei momenti più delicati dopo un incidente. La decisione rappresenta un compromesso significativo tra innovazione tecnologica e praticità quotidiana, rispondendo alle preoccupazioni sollevate da diverse associazioni di categoria che temevano l'esclusione digitale di una parte degli utenti.
Il percorso verso questa soluzione è iniziato nell'ottobre 2023, quando l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni aveva avviato la revisione del Regolamento Isvap n. 13/2008, proponendo inizialmente una transizione completa verso il formato digitale. Una prospettiva che aveva immediatamente suscitato resistenze, in particolare dall'Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni) e da varie associazioni dei consumatori, preoccupate per le possibili complicazioni e discriminazioni che una scelta così radicale avrebbe potuto comportare.
La svolta è arrivata a marzo 2025 con l'approvazione del nuovo Regolamento IVASS n. 56/2025, che delinea un approccio bilanciato: le compagnie assicurative dovranno sviluppare applicazioni e piattaforme web per la compilazione digitale della denuncia di sinistro, ma mantenendo in vita il tradizionale CID cartaceo come opzione per tutti gli utenti che preferiscono il metodo tradizionale.
Un doppio binario per la denuncia dei sinistri
Il modello digitale previsto dal regolamento richiederà sistemi di autenticazione sicura: i moduli informatici dovranno essere firmati tramite SPID o carta d'identità elettronica, garantendo così standard elevati di sicurezza nella trasmissione dei dati. Le compagnie assicurative saranno obbligate a sviluppare software accessibili anche da dispositivi mobili, rendendo l'intero processo più immediato e semplificato per gli utenti più digitalizzati.
Questo sistema parallelo offre vantaggi significativi in termini di riduzione dei tempi di elaborazione e di immediatezza nella trasmissione delle informazioni. La possibilità di compilare il modulo direttamente sul posto tramite smartphone potrebbe ridurre notevolmente gli errori che spesso si verificano nella compilazione manuale sotto stress dopo un incidente.
La decisione finale dell'IVASS chiarisce inequivocabilmente che la modalità informatica non sostituisce quella cartacea, ma rappresenta semplicemente un'alternativa. Le compagnie dovranno garantire la disponibilità del modulo CID in formato cartaceo o su altro supporto durevole, come file PDF, lasciando ai contraenti piena libertà di scelta sul metodo preferito per la denuncia del sinistro.
Un aspetto particolarmente apprezzato dalle associazioni di categoria è proprio questa coesistenza tra vecchio e nuovo. L'Aiped ha espresso soddisfazione per il fatto che l'IVASS abbia accolto le loro istanze, volte a garantire pienamente i diritti degli assicurati senza creare discriminazioni tecnologiche o complicazioni inutili in momenti già stressanti come quelli successivi a un incidente.
L'approccio ibrido scelto dall'IVASS riflette una comprensione pragmatica della società italiana, caratterizzata da livelli molto diversi di alfabetizzazione digitale. Mentre le generazioni più giovani potrebbero preferire la velocità e la comodità dell'opzione digitale, molti automobilisti, specialmente nelle fasce d'età più avanzate, continueranno probabilmente ad affidarsi al familiare modulo blu cartaceo, che non richiede connessioni internet o competenze tecnologiche specifiche.
Questa soluzione dimostra come la transizione digitale possa essere gestita in modo inclusivo, rispettando le diverse esigenze della popolazione e garantendo che l'innovazione tecnologica rappresenti un'opportunità e non un ostacolo. Il settore assicurativo italiano si prepara così ad un futuro in cui tradizione e innovazione possono coesistere, offrendo agli utenti la libertà di scegliere il metodo più adatto alle proprie competenze e preferenze.