La Abarth 600 elettrica è migliore di qualsiasi altra Abarth

Dimenticatevi il sottosterzo, il telaio di origine 500, la posizione di guida "rialzata" e il suono. Ora cambia tutto, in meglio, ma autonomia e prezzo...

Avatar di Tommaso Marcoli

a cura di Tommaso Marcoli

Editor

Quando si parla di Abarth e di elettrificazione, la questione (non) si risolve attorno a un'unica domanda: può un'Abarth esistere senza il suono del motore? Se le sono chiesti tutti gli appassionati, compresi i tecnici del marchio torinese. Questi ultimi si sono dati una risposta: sì, e può essere persino migliore di tutte le Abarth costruite in precedenza. Un'affermazione forte che ho accolto - ve lo confesso -  con un po' di scetticismo. Mi sono bastati alcuni chilometri in pista per ricredermi. Totalmente. La Abarth 600 elettrica è davvero la miglior Abarth mai costruita. Sicuramente dal punto di vista del coinvolgimento e del divertimento alla guida: qui siamo su un livello che nei precedenti 75 anni di attività credo sia stato raggiunto poche volte. Di sicuro, il salto di qualità rispetto agli ultimi 15 anni di produzione è più che evidente. Ma quali sono, davvero, le differenze? Ve lo spiego con le prossime righe.

Si fa riconoscere

L'Abarth 600 elettrica si presenta come un tributo alla storia del brand, reinterpretato per il futuro con linee digitali e dettagli facilmente riconoscibili che raccontano di un'auto sportiva e aggressiva. Questa nuova incarnazione elettrica racchiude due anime: una che guarda al passato, con un omaggio all’Abarth 850 TC, soprannominata “cassettone” per le forme squadrate del suo radiatore frontale, e l’altra che attinge all’estetica del mondo digitale e del gaming. L'esterno è dominato da geometrie precise e angolari, con linee incise sulla griglia della presa d’aria, mentre lo stesso motivo si ritrova anche sul paraurti posteriore, donando all’auto un look moderno ed esaltante.

L’attenzione ai dettagli è un altro tratto distintivo della nuova Abarth, con quattro elementi su cui si concentra il lavoro dei designer: paraurti anteriori e posteriori, spoiler e cerchi. Il frontale, caratterizzato dal cosiddetto “muso di squalo”, sfoggia un paraurti dal volume aggressivo e la scritta tridimensionale “Abarth”. L’assetto della vettura è ribassato di 30 mm anteriormente e 25 mm posteriormente, mentre spoiler e estrattore posteriore sono stati ottimizzati nella galleria del vento, a conferma della cura nella ricerca aerodinamica.

I cerchi in lega diamantati da 20 pollici a cinque razze sono una celebrazione del logo Abarth: il design rievoca il pungiglione dello scorpione, con ampie fessure che lasciano intravedere i freni sportivi e le pinze colorate. Anche il coprimozzo si ispira ai bulloni monoblocco, con un aspetto moderno e sfaccettato che rafforza l'identità di questa vettura. Il simbolo dello scorpione, rielaborato per il modello elettrico, appare su più punti della carrozzeria, donando alla 600e uno stile unico e riconoscibile. La Scorpionissima, versione limitata dell’Abarth 600e, aggiunge un tocco esclusivo con un bodykit nero lucido, adesivi laterali dedicati e pinze freno anteriori colorate.

Nel complesso l'auto fa la "sua figura" e di certo non passerà inosservata per strada. Ad aiutarla a distinguersi ci penseranno anche le tinte acide della carrozzeria, un elemento insolito sia per il segmento sia per un'automobile di serie.

Digitale e connessa

Il sistema di intrattenimento è lo stesso che si trova su Fiat 500 e 600 elettriche: display touch da 10,25 pollici e sei altoparlanti. La versione limitata Scorpionissima si distingue, però, per la radio con NAV di serie, che consente un’esperienza di “fun to drive” potenziata da strumenti di monitoraggio delle performance. Attraverso la homepage del sistema, i conducenti accedono a una serie di pagine dedicate alle prestazioni: dalla gestione della coppia in tempo reale, alla possibilità di adattare l’accelerazione in base alle condizioni atmosferiche e al tipo di strada.

Il sistema include anche indicatori tecnici dettagliati e una sezione racing, che permette ai piloti di sentirsi come in Formula E, grazie a un laptimer e a un diagramma G per monitorare le forze G in curva. Solo sulla Scorpionissima, è integrato anche un Sound Generator, controllabile direttamente dal sistema mentre si è in movimento: il suono si intensifica in modalità sportiva e diventa più ovattato per una guida rilassante. A velocità superiori a 80 km/h, il volume del suono si riduce progressivamente, adattandosi alle condizioni di guida e assicurando un’esperienza acustica personalizzata.

A migliorare ulteriormente piacere, comfort e sicurezza a bordo ci sono i servizi connessi Connect ONE e Connect PLUS. I guidatori possono contare su un sistema di riconoscimento vocale avanzato per una comunicazione fluida e aggiornamenti costanti delle mappe stradali per una navigazione più semplice e intuitiva. Grande novità per il brand, l’assistenza integrata di ChatGPT Generative AI rivoluziona l’interazione tra guidatore e veicolo, rendendo l’assistente vocale un vero compagno di viaggio. Grazie a questa tecnologia, i conducenti possono dialogare in modo naturale con il sistema di bordo, ricevendo consigli e informazioni utili in tempo reale, migliorando l’esperienza di guida sotto ogni aspetto.

Come si guida...

Bastano davvero pochi chilometri per rendersi conto che la Abarth 600 elettrica è diversa da tutte le altre Abarth. Prima delle impressioni di guida, un po' di contesto tecnico: la piattaforma su cui è costruita l'auto è la Perfo-Cmp, una versione "aggiornata" per veicoli ad alte prestazioni dell'architettura che fa da base a tutte le elettriche di Stellantis. Il pacco batteria è da 54 kWh e - dovrebbe - garantire un'autonomia di 334 km. Il motore elettrico eroga 280 CV e 345 Nm di coppia massima: si tratta della Abarth di serie più potente mai costruita. E poi c'è il grande protagonista: il differenziale anteriore meccanico a slittamento limitato Torsen. Questo è l'elemento che più di ogni altro aiuta a identificare l'identità ad alte prestazioni del veicolo.

Durante la prova in pista, ciò che più mi ha sorpreso - e convinto - è proprio il comportamento dell'anteriore. Preciso, affilato, veloce. Qualunque sia lo stimolo che il conducente voglia trasmettere, l'auto lo percepisce, lo asseconda e lo accontenta. Il differenziale lavora benissimo in ingresso e in uscita, permettendo di scaricare a terra tutta la potenza e limitando davvero al minimo lo slittamento degli pneumatici. E sotto questo punto di vista, come primo equipaggiamento la Abarth 600e "esce" con i Michelin Pilot Sport EV. Il meglio, per le prestazioni.

Lo sterzo è tarato il giusto - io lo avrei preferito solo un po' più "pesante" - e il posteriore segue la traiettoria in modo preciso e affidabile. Se volete  disegnare una traiettoria in curva ad alta velocità, quest'auto può assecondarvi nello scopo. Sono rimasto realmente sorpreso nel constatare quanto il comportamento dinamico e il riscontro in termini di efficacia alla guida sia completo e gratificante. Ti diverti, molto, molto, molto di più che su di una 500 Abarth con motore a combustione. Manca il suono, è vero. Ma il resto è amplificato.

Autonomia e prezzi

Se il coinvolgimento al volante è da riferimento per il suo segmento, l'autonomia è sicuramente l'elemento che meriterebbe un'indagine più approfondita. Usandola in pista - ma senza davvero spingere a fondo e su di un circuito dove la velocità massima è stata di 110 km/h - il computer di bordo ha registrato un consumo medio di 48 kWh / 100 km. Significa percorrere poco più di 100 km con una carica di elettroni. Si tratta certamente di una condizione di guida sfavorevole, ma il problema di efficienza energetica potrebbe essere più ampio di così.

Per quanto riguarda i prezzi, la Abarth 600 elettrica è disponibile in due versioni: Turismo (42.950 euro) e Scorpionissima (48.950 euro). Quest'ultima è realizzata in sole 1.949 unità, chiaro tributo all'anno di fondazione del marchio dello scorpione. Attenzione: i 280 CV sono prerogativa - per ora - esclusiva della Scorpionissima. La versione Turismo ne eroga un massimo di 230 CV.

Leggi altri articoli