Kawasaki ha recentemente compiuto un passo rivoluzionario nel mondo delle moto a propulsione alternativa, presentando la prima moto alimentata a idrogeno di un grande produttore. Questo innovativo veicolo, basato sulla celebre Ninja H2, rappresenta un importante traguardo nello sviluppo di tecnologie di trasporto più ecologiche.
Il progetto, avviato nel marzo 2022, ha visto la sua prima dimostrazione pubblica il 20 luglio 2023 presso il Circuito di Suzuka in Giappone. La moto, pur mantenendo l'aspetto esteriore della Ninja, ha subito significative modifiche interne per adattarsi al nuovo sistema di propulsione.
Caratteristiche tecniche della moto a idrogeno
Il telaio è stato modificato per alloggiare i serbatoi di idrogeno e il relativo sistema di alimentazione. Il motore, originariamente un quattro cilindri in linea sovralimentato da 998cc, è stato adattato per accettare l'iniezione diretta di idrogeno nei cilindri.
Questa conversione non è stata particolarmente complessa, poiché i motori a idrogeno funzionano in modo simile ai tradizionali motori a combustione interna: l'aria e l'idrogeno vengono miscelati, accesi e infine combusti.
Secondo Satoaki Ichi, responsabile del progetto, il motore risulta molto delicato, paragonabile addirittura a un umidificatore. Questo perché l'unico sottoprodotto della combustione dell'idrogeno è l'acqua, che viene espulsa dallo scarico sotto forma di nebbia.
Prospettive future e sfide
Nonostante i vantaggi ambientali, la moto non è completamente a zero emissioni. Una piccola quantità di CO2 viene generata dalla combustione dell'olio motore necessario per la lubrificazione.
Kawasaki prevede di introdurre la versione commerciale di questa moto entro la fine del decennio. L'azienda promette che il motore a idrogeno offrirà le stesse sensazioni di guida apprezzate dai motociclisti, inclusi il rombo e le vibrazioni caratteristiche.
Questo progetto fa parte del programma Hydrogen Small Mobility and Engine Technology (HySE), che coinvolge anche altri importanti produttori giapponesi come Suzuki, Honda, Yamaha e Toyota.
Nonostante i vantaggi dell'idrogeno in termini di emissioni e rapidità di rifornimento, lo sviluppo di questa tecnologia è stato finora limitato dalla mancanza di infrastrutture adeguate. La scelta dell'industria automobilistica di puntare sui veicoli elettrici a batteria ha rallentato gli investimenti nelle infrastrutture per l'idrogeno.