Jeep Renegade e-Hybrid, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Con la variante e-Hybrid, Jeep introduce la motorizzazione mild hybrid sul SUV compatto di segmento B Renegade.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Conosciuta e facilmente riconoscibile grazie ai suoi stilemi tipici Jeep, Renegade non è una vettura che necessita di particolari presentazioni visto la sua notevole e costante presenza su strada; Renegade, infatti, è una tra le soluzioni più vendute in Italia, da diverso tempo, a testimonianza delle sue qualità diffuse. Disponibile sul mercato ufficialmente dal 2014 ma rinnovata nel 2018, Renegade è un SUV di segmento B che si posiziona quindi nel medesimo campo di azione di Fiat 500X, Audi Q2, Volkswagen T-Roc, Mini Countryman, Mazda CX-30 e Toyota C-HR.

Numeri alla mano, Jeep Renegade misura 4230 millimetri in lunghezza, 1800 in larghezza e 1690 in altezza; il peso, a seconda delle versioni, è compreso tra 1390 e 1610 kg. Attualmente, il configuratore Jeep mette a disposizione quattro versioni all’acquisto: benzina, diesel, benzina mild hybrid, oggetto della prova, e benzina plug-in, con potenze comprese tra 130 e 240 cavalli (combinato).

Cosa ci convince

Caratterizzata da un design squadrato (boxy) e muscoloso, la seconda versione di Renegade beneficia di un look più moderno e al passo con i tempi grazie alla presenza di fari a LED e piccoli nuovi accorgimenti. Tra gli aspetti che più ci hanno entusiasmato troviamo, senza dubbio, l’elevata sensazione di ariosità, luminosità e spazio; Renegade, infatti, vi sorprenderà per il comfort di bordo grazie probabilmente a uno dei migliori rapporti tra lunghezza e spazio di bordo. Ottimo anche l'accesso, le portiere si aprono tutte quasi di 90 gradi offrendo quindi ampio agio qualora si dovessero inserire oggettivo voluminosi o seggiolini.

Sebbene le tasche laterali non siano molto ampie è possibile posizionare oggetti sia nel vano del bracciolo e sia nel cassettino anteriore, quest’ultimo piuttosto capiente; disponibili, in aggiunta, due piccoli vani svuota tasche davanti al selettore del cambio sebbene non siano il massimo per riporre lo smartphone. Il baule, dotato di doppio fondo e con una forma piuttosto regolare, ha una dimensione adeguata (351 litri).

E la qualità delle plastiche? Jeep Renegade è un’auto di sostanza e, nonostante questo aspetto, tutti i materiali sono finemente accoppiati. La sezione interna delle portiere beneficia di rivestimenti morbidi nella parte superiore e più duri e duraturi in quella inferiore; la plancia, caratterizzata da una grande maniglia a disposizione del passeggero, è sommariamente in plastica dura con qualche “easter egg” di richiamo al mondo Jeep.

Il tachimetro è analogico ma integra un piccolo display che propone le principali informazioni e funzioni della vettura, tra cui il consumo e la gestione del sistema ibrido. Incastonato al centro della plancia, invece, è presente un più ampio display touch del quale, però parleremo nel prossimo capitolo. In ogni caso, il sistema di bordo (che purtroppo tende a impuntarsi in qualche occasione) beneficia di una grafica ricercata che ben si sposa con lo stile Jeep. Nota positiva: tutte le USB permettono di avviare Android Auto e CarPlay, anche quella posteriore.

Valido, infine, il tettuccio apribile (elettrico) che vanta dimensioni generose e un tempo di apertura nella media.

Cosa non ci convince

Analogamente a quanto registrato su altre vetture del Gruppo “rinnovate”, Jeep Renegade purtroppo non ha subito alcun vero aggiornamento del sistema di intrattenimento (in questo caso U-connect). Android Auto e CarPlay sono solamente con il cavo, non è disponibile alcun sistema di ricarica wireless (forse anche a causa di un tunnel centrale molto rastremato) e la retrocamera ha una qualità che crediamo sia superata. 

Teniamo a precisare quest’ultimo punto: la camera assolve a tutte le sue funzioni, ci sarebbe piaciuto tuttavia avere una risoluzione superiore e una maggiore resistenza ai contrasti di luce. 

Come va

Il 1.5 Turbo T4 e-Hybrid da 130 cavalli e 240 Nm installato da Jeep è frizzante e consuma poco. Più in dettaglio, il propulsore ideato da Jeep (e-Hybrid) è di tipo ibrido leggero ed è pertanto presente un sistema ausiliario, qui da 20 cavalli e 55 Nm, che lavora in abbinamento a quello endotermico che oltre ad aiutare l’auto nello spunto, può muoverla in autonomia (fino a una velocità di 40 km/h e solo per alcune decine di metri).

Le sospensioni sono morbide e assorbono bene le asperità del terreno; dai giunti autostradali fino al ciottolato che si trova in alcune città. Le disponibilità in merito son sempre le medesime; salvo rare e dispendiose soluzioni, è difficile avere comfort di guida e al tempo stesso una dinamica di guida da sportiva. Precisiamo fin da subito: non è una soluzione nata per questo stile di guida e quindi non pensiamo sia un vero e proprio problema. Se il vostro desiderio è quello di avere un’auto da tutti i giorni, nata per viaggiare in comodità e con consumi ridotti, questa Renegade può essere una validissima soluzione.

Lo sterzo è leggero e il cambio automatico a 7 rapporti facilitano la guida in città; in generale Renegade predilige una guida rilassata. Sotto al punto di vista dei consumi Jeep Renegade e-Hybrid non è assetata; in una prova mista di circa 1.000 km abbiamo ottenuto un valore medio di 14,6 km/l, più che ragionevole considerato le forme della vettura. A 130 km/h il propulsore ha un regime di circa 2.700 giri in settima marcia, ma la carrozzeria squadrata non aiuta a contenere i consumi (12,5 km/l) e i fruscii.

Nota positiva anche gli ADAS, validi e ben calibrati. Il Cruise Control Adattivo è semplice da regolare e non presenta impuntamenti o perplessità. Tutti i comandi relativi a queste funzioni sono posizionati direttamente sul volante, permettendo al conducente di non distrarsi eccessivamente.

Conviene?

Uno l’allestimento a disposizione in questa motorizzazione e-Hybrid (Limited), con un prezzo di listino di circa 33mila euro (a partire da 29mila se si ordina online). A nostro parere Jeep Renegade è un’ottima soluzione per chi desidera un crossover compatto in grado di offrire consumi misurati e un’elevata abitabilità di bordo.

Ricordiamo che la base del listino è ora posta a 26.300 euro per il benzina 1.0 3 cilindri da 120 CV in allestimento Longitude; i diesel, con il 1.6 Multijet da 130 CV partono da 29.800 euro in allestimento Longitude. Al vertice della gamma le versioni ibride plug-in 4xe, con prezzi a partire da 41.700 euro; a questo proposito è doveroso menzionare che le 4xe son le uniche ad aver in dote la trazione integrale.

Leggi altri articoli