Il nuovo CEO di Jaguar Land Rover ha iniziato il suo percorso lo scorso autunno, avviando la campagna “Reimagine” pensata per ridare vigore alla compagnia e migliorarne le sorti economiche in vista di un futuro che sta cambiando molto rapidamente dal punto di vista automobilistico.
Thierry Bollorè si è impegnato apertamente per risolvere definitivamente i problemi di affidabilità e scarsa qualità che da sempre hanno afflitto queste compagnie, nella speranza di modificare la reputazione negativa acquisita negli anni. Nel più recente sondaggio effettuato sull’affidabilità delle auto, Land Rover si è posizionata all’ultimo posto in classifica su un totale di 31 marchi, con un punteggio del 78.2%, circa 10 punti percentuali in meno rispetto al penultimo classificato. Addirittura nel 2018 ci furono delle proteste sotto alla sede di Jaguar Land Rover a Shanghai, in Cina, a causa della scarsa affidabilità delle auto vendute, e il nuovo CEO ha deciso di rimboccarsi le maniche e fare del suo meglio per modificare questa situazione.
“E’ il primo passo del nostro piano di trasformazione chiamato ‘Reimagine’. I risultati nei test di affidabilità delle nostre auto sono assolutamente inaccettabili, ma sappiamo come possiamo migliorarli. Non è impossibile, ci vuole solo duro lavoro. I risultati ottenuti sui primi test del 2021 sono incoraggianti, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Oggi abbiamo un membro del consiglio che è responsabile di valutare la qualità dell’intera catena, un ruolo fondamentale e che può fare la differenza.”
Si chiama Nigel Blenkinsop, ed è stato assunto solo un mese dopo l’arrivo di Bollorè nella posizione di CEO di JLR; ricopre il ruolo di direttore della sezione Quality & Customer Satisfaction, e fa rapporto direttamente a Bollorè. Grazie a questo approccio, i costi legati agli interventi in garanzia dei modelli 2021 sono già calati del 30%, ma siamo solo all’inizio.
Il nuovo CEO sta lavorando per rivoluzionare completamente il modo in cui JLR progetta auto, integrando nuovi sistemi tecnologici e design digitali, così da migliorare la qualità delle componenti e la loro integrazione con il prodotto finito.