Incentivi per le nuove auto, i fondi per il 2024 sono di nuovo sbagliati

L'anno prossimo saranno ancora disponibili gli incentivi per l'acquisto di una nuova auto, ma se non la desiderate elettrica potreste restare a bocca asciutta.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A partire dal 1° gennaio 2024, tornano in vigore gli incentivi auto dell'Ecobonus, destinati ai contratti d'acquisto stipulati nel corso dell'intero anno, fino al 31 dicembre 2024, salvo esaurimento fondi. Tuttavia, le risorse assegnate a ciascuna fascia di emissioni sollevano interrogativi sulle prospettive di mercato.

Per la fascia di emissioni compresa tra 61 e 135 g/km di CO2, sono disponibili solamente 120 milioni di euro, una cifra destinata a esaurirsi rapidamente, considerando l'esperienza dell'anno precedente. Nel 2023, tale budget sie è esaurito in poche settimane, diventando sufficiente per soddisfare circa 75 mila acquirenti.

A differenza del passato, i finanziamenti destinati alle auto elettriche (230 milioni) e ibride plug-in (235 milioni) risultano più consistenti e, ad oggi, rimangono ancora disponibili. Tuttavia, la distribuzione delle risorse presenta un aumento nei fondi per le prime due fasce (+15 milioni nella prima e +10 nella seconda) e una diminuzione nella terza (-30 milioni), suscitando perplessità in un contesto in cui questa fascia è di gran lunga la più attesa dal pubblico.

Attualmente, dei 190 milioni previsti per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/km, rimangono ancora disponibili oltre il 60%, mentre sulla seconda fascia, dei 235 milioni stanziati, sono addirittura disponibili l'88%, superando i 207 milioni. Con un contributo di 2 mila euro, potrebbe essere prevedibile un esaurimento ancora più rapido nel 2024, consentendo a soli 60 mila italiani di usufruire del beneficio, i primi che effettueranno la prenotazione.

Al di là degli incentivi, il sistema rimane invariato rispetto agli anni precedenti, con un contributo che varia a seconda della fascia di emissioni e dell'applicazione della rottamazione.

  • 0-20 g/km: 3 mila euro senza rottamazione; 5 mila con rottamazione;
  • 21-60 g/km: 2 mila euro senza rottamazione; 4 mila con rottamazione;
  • 61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2 mila con rottamazione.

Infine, è importante sottolineare che non tutte le auto rientrano nei criteri per accedere al contributo, in quanto il governo ha stabilito un limite massimo di prezzo di listino Iva esclusa per ciascuna fascia di emissioni. 

  • 0-20 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa);
  • 21-60 g/km: 45 mila euro (54.900 Iva compresa);
  • 61-135 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa).

Attenzione: il limite di prezzo non comprende l’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e il contributo Pfu (Pneumatici fuori uso). 

Per quanto riguarda gli altri veicoli, la norma prevede i seguenti fondi:

  • 40 milioni di euro per le infrastrutture di ricarica elettrica private e condominiali (rimborso dell’80% delle spese sostenute nel limite di 1.500 euro per i privati e di 8 mila euro per i condomini);
  • 40 milioni di euro per moto e ciclomotori elettrici e termici;
  • 20 milioni per i veicoli commerciali N1 e N2 elettrici.

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