L'assenza di incentivi all'acquisto di autovetture e veicoli commerciali dalla Legge di Bilancio ha suscitato non poche polemiche in questi ultimi giorni. In particolare, contro la scelta del Governo, si registra la dura presa di posizione di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentati Autoveicoli Esteri) che da tempo richiede interventi decisi a sostegno dell'intero settore delle quattro ruote e, in particolare, per la diffusione delle auto elettriche.
Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dopo l'approvazione della Legge di Bilancio, secondo UNRAE "Sono rimasti infatti completamente disattesi i più recenti annunci della politica sull’importanza della transizione ecologica e sul ruolo del settore automotive". L'assenza di incentivi, inoltre, farà "ricadere i costi sociali ed economici della transizione esclusivamente su consumatori, lavoratori e imprese". Il rischio, sottolinea UNRAE, è che l'Italia diventi un "mercato di Serie B in Europa" per quanto riguarda la diffusione delle nuove tecnologie e l'anzianità del parco circolante.
UNRAE ha anche sottolineato alcuni dati che confermerebbero l'effetto positivo degli incentivi. Nel corso del 2021, infatti, le vendite di auto elettrificate (elettriche al 100% o ibride, con o senza sistema plug-in) hanno fatto registrare un incremento del +116%. Da notare, inoltre, che, grazie agli incentivi, sono state rottamate circa 350 mila vetture di cui circa il 90% aveva oltre 10 anni di vita, risultando molto inquinante e poco sicura.
Le scelte prese dal Governo con la Legge di Bilancio aprono diversi interrogativi. Oltre alla questione degli incentivi all'acquisto delle auto elettrificate, sottolinea UNRAE, è necessario valutare quelli che saranno gli strumenti che verranno adottati per sostenere il rinnovo del parco circolante e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, sempre più essenziali per il futuro di un mondo dell'auto completamente elettrificato.