Motus-E fa un appello al Governo chiedendo che gli incentivi per l'acquisto di veicoli a emissioni zero vengano estesi anche alle aziende. Come spiega l'associazione, le flotte rappresentano un settore in cui i veicoli elettrici sono destinati a diffondersi nell'arco di pochissimi anni.
L’esecutivo, attualmente al lavoro sul testo del nuovo Dpcm riceve un ultimo ed importante appello perché inserisca nella bozza anche l’ecobonus per le flotte aziendali.
Facciamo un ultimo, accorato, appello al Governo perché inserisca, con convinzione, nella bozza di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm) sugli incentivi, anche l’ecobonus per le flotte, con queste parole l'associazione Motus-E si rivolge al Governo.
Non dimentichiamo che tale settore rappresenta il 40% del mercato dei veicoli nelle fasce di emissioni 0-20 e 21-60 gCO2/km, motivo per cui le flotte aziendali possono rivelarsi uno strumento del tutto importante per la diffusione di nuovi mezzi a batteria. Come spiega il segretario generale di Motus-e, le flotte azienda nel giro di 3-4 potrebbero portare sul mercato dell'usato veicoli elettrici che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo.
Tra le proposte di Motus-e non manca quella di un intervento mirato su una maggiore detraibilità dell'iva per le aziende che acquistano veicolo a basso impatto ambientale.
In caso contrario, come ultima opzione, il Governo potrebbe intervenire su una maggiore detraibilità dell’Iva per le imprese che acquistano veicoli elettrici, visto che anche su questo rappresentiamo un’anomalia in Europa e che entro il primo aprile il Governo dovrà produrre un intervento normativo a riguardo, ha aggiunto il segretario generale di Motus-E.
Da mesi, infatti, il settore dell’auto si unisce per sostenere la transizione elettrica: l’appello, che vede come protagonisti associazioni come Anfia, Anie, Assofond, Class Onlus e Motus-E, mira alla definizione di un piano strutturale dedicato alla mobilità elettrica e fondamentale per non interrompere il trend di crescita degli ultimi anni.