Gli incentivi destinati alle auto elettriche non funzionano: a dichiararlo è l'associazione Motus-E, la stessa che mette in evidenza come le immatricolazioni delle nuove auto siano diminuite negli ultimi mesi.
Come scrive Motus-E nell'editoriale mensile, a giugno 2022 le vendite di auto Bev, elettriche pure, Phev e veicoli ibridi plug-in hanno raggiunto le 13.014 unità, segnando, dunque, un - 7,83% rispetto a giugno 2021; mese in cui le immatricolazioni registrate erano di 14.120 vetture. Nello specifico, le immatricolazioni delle auto elettriche pure scendono del 14,64% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con 5.975 unità immatricolate. Per quanto riguarda le ibride plug-in, i dati mostrano un calo dell'1,14%, con 7.039 vetture. Stessa quota di mercato del 2021 per le Bev (4,7%), mentre le auto Phev segnano un lieve aumento (5,5%).
Gli incentivi non funzionano. I modelli disponibili per la fascia di prezzo incentivata, sotto i 35.000 euro, sono meno del 30% di tutti quelli disponibili e già questo dato spiegherebbe le prenotazioni a rilento. A questo va aggiunto che le flotte e tutte le persone giuridiche, che rappresentano una buona fetta del mercato e garantirebbero poi un usato di qualità, non possono beneficiare degli incentivi. È necessario rivedere il sistema, sottolinea Motus-E.
Motus-e ribadisce tuttavia l'esclusione dagli incentivi per le flotte e le persone giuridiche, scelta che vede buona parte del mercato esclusa dagli incentivi messi a disposizione per l'acquisto di una nuova vettura.
Se facciamo riferimento ai dati del primo semestre del 2022, si nota come il noleggio a lungo termine si attesti ad una quota pari al 21,2% e a breve termine al 4,5%. Per questo motivo, l'associazione Motus-E chiede una rivalutazione del sistema, ritenendo necessaria una revisione della struttura dell'Ecobonus così da ampliare la platea di beneficiare degli incentivi per le elettriche e dare un segnale positivo al mercato.
A tal proposito ricordiamo che la Fiat 500e, ad aprile è stata l’elettrica più venduta in Europa, un ottimo risultato nonostante il mercato sia in un periodo di crisi con un calo di immatricolazioni.
L’Italia conferma i suoi ritardi sul fronte dei veicoli elettrici rispetto agli altri mercati europei. Germania, Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Regno Unito fanno registrare un incremento di vendite BEV rispetto al 2021, mentre in Italia le immatricolazioni crollano. Ci aspettiamo che il mercato registri segni positivi nei prossimi mesi, evidenzia l'associazione.