Ad appena tre giorni dalla riapertura delle prenotazioni, avvenuta lo scorso martedì, il mercato ha già utilizzato anche gli ultimi incentivi all’acquisto di auto elettriche e plug-in a basse emissioni ovvero quelle appartenenti alle fasce 0-20 e 21-60 g/km co2. I 57 milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono quindi già esauriti.
Si è trattato di una vera e propria corsa alle prenotazioni, complice anche la decisione del Governo di spostare la data ultima per le immatricolazioni: dal precedente 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022. Una vera sorpresa la risposta degli acquirenti, soprattutto se consideriamo il notevole taglio dei bonus ad opera del Governo; mentre fino ad agosto si poteva ottenere una scontistica massima di 10mila euro, negli ultimi tre giorni con l’ultima dose di “aiuti” il tetto massimo era di 6mila euro (più lo sconto della concessionaria non più “obbligatorio”). Nella situazione meno vantaggiosa, ossia l’acquisto di una plug-in senza rottamazione, il contributo complessivo è invece sceso da 3.720 ad appena 1.500 euro.
Cosa rimane disponibile? Sul campo restano gli incentivi per le termiche con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km: in questo gruppo rientrano vetture ibride, a benzina e a gasolio. A differenza di quanto preventivato però, a giudicare dalle segnalazioni riportate sul web, gli incentivi disponibili potrebbero essere stati consumati da precedenti prenotazioni non ancora utilizzate. Purtroppo questo dato non è stato reso disponibile dal Governo quindi al momento appare difficile capire quante siano effettivamente le nuove prenotazioni.