Gli incentivi auto continuano ad essere al centro delle discussioni in Parlamento per l'inserimento nella prossima legge di Bilancio. Tra gli emendamenti per il ripristino dell’ecobonus non passa inosservato quello firmato dal leader della Lega e senatore Matteo Salvini.
Nel dettaglio, la proposta di modifica avanzata dal senatore leghista prevede un fondo da 150 milioni di euro per vetture a zero o basse emissioni di CO2. La proposta dà spazio ai differenti tipi di alimentazione, elettrico, plug-in, ibrido, benzina, Diesel, Gpl e metano, sia nuovi che usati.
Risulta dunque evidente che l'emendamento fa riferimento a quattro tipologie di veicoli, ai quali destinare il 25% ciascuno della somma; parliamo quindi 37,5 milioni di euro. Nello specifico, 37,5 milioni di euro da destinare all’acquisto, anche in locazione finanziaria, di veicoli elettrici e ibridi plug-in con emissioni comprese nella fascia 0-60 grammi di CO2 per chilometro; 37,5 milioni di euro per l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di veicoli commerciali di categoria N1 nuovi di fabbrica o autoveicoli speciali di categoria M1 nuovi di fabbrica, di cui euro 15 milioni destinati esclusivamente a quelli elettrici; 37,5 milioni di euro stanziati per auto con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di CO2 per chilometro, e ulteriori 37,5 milioni di auro per le auto usate con classe ambientale almeno Euro 6, prezzo di listino non superiore a 25.000 euro ed emissioni 0-160 grammi di CO2 per chilometro, con rottamazione di un veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2011.
Potrebbe pertanto essere mantenuta la promessa fatta dal ministro Giancarlo Giorgetti, lo stesso che nei giorni scorsi aveva fatto riferimento ad un possibile rifinanziamento agli incentivi. Il ministro dello Sviluppo economico, durante il question time alla Camera, ha riposto all’interrogazione del deputato del M5S Luca Sut, che ha chiesto spiegazioni relative alla posizione del Governo in merito alle misure da destinare all’acquisto di una nuova auto. Risposta giunta dopo che associazioni come ANFIA, ANIASA, ASSOFOND, FEDERAUTO, MOTUS-E, UCIMU e UNRAE hanno ribadito l'assenza di misure dedicare alla transizione ecologica nella Legge di Bilancio.