L'Italia ha annunciato un piano ambizioso da 930 milioni di euro per incentivare l'adozione di veicoli elettrici nel paese, mirando a modernizzare la sua flotta automobilistica e ridurre l'impatto ambientale. Una mossa strategica che sulla carta risulta interessante, ma che analizzando i dati non sembra nulla che possa risultare particolarmente efficace.
Il denaro stanziato può sembrare parecchio, tuttavia nel caso in cui si considera l'incentivo massimo di 13.750€, il fondo basta per circa 68.000 auto, molto poche se si considera che nel 2023 ne sono state immatricolate più di 1,5 milioni. È lecito pensare che non tutti rientreranno nei criteri per ottenere il bonus più corposo e che, di conseguenza, le auto che beneficeranno degli incentivi saranno di più, ma la percentuale rimane molto piccola rispetto alla totalità delle immatricolazioni.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, il piano prevede incentivi fino a 13.750 euro per gli italiani con un reddito annuo inferiore a 30.000 euro, che intendono sostituire i loro vecchi modelli Euro 2 con nuovi veicoli elettrici. Ulteriori agevolazioni sono previste per coloro che scelgono di acquistare auto elettriche prodotte in Italia, promuovendo non solo l'adozione di veicoli ecologici ma anche il sostegno all'industria automobilistica nazionale. Ci saranno agevolazioni anche per chi acquista auto ibride, ma le cifre saranno inferiori e dipenderanno da diversi criteri, che vi abbiamo descritto in questo articolo.
La cifra stanziata insomma è un passo nella giusta direzione, ma non basta per cambiare le carte in tavola di un paese che si presenta con la flotta automobilistica più datata d'Europa, con almeno 11 milioni di veicoli Euro 3 o inferiori sulle strade. Il motivo è abbastanza semplice.
Nonostante una crescita del 19% nelle nuove immatricolazioni di veicoli in Italia lo scorso anno, le auto a benzina mantengono una quota di mercato significativamente più elevata rispetto alle auto elettriche, almeno secondo Electromaps. Di conseguenza, questo piano mira non solo a stimolare la domanda di veicoli elettrici, ma anche a posizionare l'Italia al centro dell'innovazione automobilistica verde. Ci riuscirà? Con così poche auto la vediamo nera.