Incentivi 2022, i dettagli in via di definizione

Gli incentivi 2022 sono quasi pronti, mancano gli ultimi dettagli su fasce di prezzo e inquinamento: saranno destinati 700 milioni nel 2022.

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a cura di Francesco Daghini

Dopo settimane di richieste da parte delle associazioni di consumatori e di produttori di auto, finalmente sono in via di definizione i nuovi incentivi 2022 per il settore automobilistico: dopo l’annuncio ufficiale del 18 febbraio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° marzo, oggi siamo arrivati alla fase di definizione dei requisiti necessari per accedere agli incentivi, ed entro un paio di settimane dovremmo avere tutti i dettagli definitivi.

Il Dpcm ha messo a disposizione dei consumatori 700 milioni di euro (cifra che è già stata bloccata anche per i prossimi anni) mentre nel periodo che va dal 2023 al 2030 sono stati stanziati 300 milioni all’anno per supportare la riconversione ecologica dell’industria.

I 700 milioni stanziati dal Decreto saranno ripartiti su 4 categorie di veicoli: per la fascia di emissioni che va da 0 a 20 grammi di CO2 per km percorso – quella che comprende tutte le auto elettriche – sono stati stanziati 250 milioni, e altrettanti sono stati destinati alla fascia 21-60 g/km che riguarda le auto ibride plug-in. La fascia che comprende le auto full hybrid e mild hybrid, oltre ai motori benzina e ai diesel, che va da 61 a 135 g di CO2 per km, riceve invece 170 milioni. Gli ultimi 30 milioni sono invece destinati al mercato delle due ruote elettriche, scooter o moto.

Gli incentivi saranno disponibili per le persone fisiche e per le sole aziende che si occupano di car sharing (che avranno comunque ulteriori obblighi da rispettare), mentre non saranno disponibili per aziende di alti settori. Per la fascia 61-135 g/km è previsto l’obbligo di rottamazione per poter accedere agli incentivi, mentre sulle altre fasce è previsto un doppio contributo anche per chi non ha un’auto da rottamare: si prevede un contributo di 2000 euro con rottamazione obbligatoria per la fascia 61-135 g/km, per la fascia 21-60 sono previsti 2000 euro senza rottamazione e 4000 euro con rottamazione, e infine per la fascia 0-20 il contributo sarà di 4000 euro senza rottamazione e 6000 euro con rottamazione.

Scendono anche le soglie di prezzo per accedere agli incentivi: per la fascia 0-20 il valore dell’auto scende da 50 a 35 mila euro, nella fascia da 21 a 60 scende da 50 a 45 mila euro, e nella fascia 61-135 si passa da 40 a 35 mila euro; con questa modifica, per accedere agli incentivi il prezzo massimo di acquisto di un’auto elettrica non può superare i 42.700 euro comprensivi di accessori, IVA e Ipt esclusi. Ciò significa tagliare fuori una gran parte delle auto elettriche più recenti come la BMW i4, la Hyundai Ioniq 5, la KIA EV6, la Volkswagen ID.4 e tante altre.

Entro la fine del mese di marzo si dovrebbero definire tutti i dettagli, e solo allora i tecnici potranno lavorare alla piattaforma digitale dedicata alla richiesta dell’incentivo da parte dei concessionari.

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