In Italia non si vendono più auto a metano

Gas naturale addio: a novembre 2024 nessuna nuova auto a metano immatricolata in Italia, segnando la fine di un'era per questa alimentazione alternativa

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a cura di Tommaso Marcoli

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A novembre 2024, per la prima volta in Italia, non è stata immatricolata nessuna nuova auto a metano. Questo dato storico, rilevato dall'Unrae, segna un momento epocale per questo tipo di alimentazione, confermando il declino già evidente dalla scomparsa di modelli a gas naturale dai listini dei costruttori.

La fine delle immatricolazioni di auto a metano rappresenta un cambiamento significativo nel panorama automobilistico italiano. Le "vetture con le bombole" erano infatti popolari in Italia sin dagli anni '40 e '50 del secolo scorso, con un picco di 127.895 immatricolazioni nel 2009, pari al 5,92% del mercato.

Da inizio 2024, le immatricolazioni di auto a gas naturale compresso hanno raggiunto solo 1.242 unità, con una quota di mercato ormai ridotta allo 0,1%. Questo calo drastico è dovuto all'esaurimento degli ultimi stock di concessionarie e salonisti, principalmente composti da modelli Volkswagen, Skoda e Audi.

Il gruppo Volkswagen è stato tra gli ultimi a credere nel metano per auto, interrompendo la produzione di quasi tutti i suoi modelli a gas nell'agosto 2022. Anche Stellantis ha abbandonato questa tecnologia tra il 2022 e il 2023 con le ultime Fiat Panda Natural Power e Lancia Ypsilon Ecochic.

Attualmente le auto a metano rappresentano circa il 2,3% del parco auto circolante italiano di oltre 40 milioni di vetture. La situazione solleva seri dubbi sulla sostenibilità della filiera del metano per auto, che include officine specializzate e distributori.

La rete italiana dei distributori di metano per auto conta circa 1.600 impianti, con una media di poco meno di 600 auto circolanti per ogni distributore. Questo numero è destinato a diminuire ulteriormente con le prossime rottamazioni, considerando che l'età media delle auto in Italia è di 12,5 anni.

Anche gli incentivi per l'installazione di impianti a metano su auto già circolanti sembrano aver ottenuto scarso successo. In poco più di cinque mesi, sono stati utilizzati circa 3 milioni di euro sui quasi 6 milioni disponibili. Con la scadenza fissata per il 31 dicembre 2024, è improbabile che molti altri automobilisti riescano a richiedere l'ecobonus statale di 800 euro per il retrofit.

Questo scenario segna la fine di un'era per l'auto a metano in Italia, un tempo considerata un'alternativa ecologica ed economica ai carburanti tradizionali. La transizione verso altre forme di mobilità sostenibile, come l'elettrico e l'ibrido, sembra ormai inarrestabile, lasciando il metano come un capitolo chiuso nella storia dell'automotive italiano ed europeo.

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