L'industria automobilistica sta vivendo una trasformazione epocale, con una crescente transizione verso veicoli ibridi ed elettrici. La crescente consapevolezza ambientale, insieme all'esigenza di ridurre le emissioni di gas serra e mitigare il cambiamento climatico, ha spinto i produttori a investire costantemente nello sviluppo di soluzioni più sostenibili.
Le auto ibride, che combinano motori a combustione interna con motori elettrici, offrono una via di mezzo verso la sostenibilità, promettendo un minor impatto ambientale senza rinunciare all'autonomia di guida. Le auto elettriche, alimentate esclusivamente da batterie, promettono di essere totalmente libere da emissioni, rappresentando il futuro della mobilità a zero emissioni. Ma quali sono i numeri di vendita in Italia e in Europa?
Secondo l'ultimo rapporto di Acea, focalizzato sul mese di giugno, in Italia le auto ibride (di qualsiasi tipologia) rappresentano il 39,9%, valore che cresce fino al 44% qualora si desiderasse aggiungere anche le soluzioni elettriche. Le auto a benzina si fermano al 28,7%, mentre le diesel al 18%. Un dettaglio importante, sintomo che l'ibridazione è ormai sempre più comune e non mancherà molto prima che ci sia un vero e proprio distacco dalle soluzioni più pure.
In Europa, invece, la benzina rappresenta ancora la soluzione più comune con un solido 36,3%, seguita dalle ibride 33,1% e, infine, dalle elettriche con un curioso 15%. Fanalino di coda, tra i big, i diesel con un 13,4%. Analizzando in dettaglio i dati, non è difficile però trovare situazioni molto interessanti. Come ad esempio la Norvegia che ormai sembra inarrestabile con l'elettrico con una quota del 82% nel mese di giugno; la Bulgaria, invece, sembra rappresentare l'esatto opposto con un percentuale di auto a benzina del 74% (pensate che le phev sono solo lo 0,6% nel mese di giugno).