In Giappone la prima petroliera elettrica, batteria da 3.500 kWh

Dopo la nave da crociera cinese, viene realizzata in Giappone la prima petroliera elettrica, la e5 tanker, equipaggiata da una batteria da 3.500 kWh.

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a cura di Emanuela Acri

In molti credono che l'alimentazione elettrica possa essere sfruttata quasi esclusivamente per percorrere distanze non eccessivamente lunghe. Tuttavia, le ultime tecnologie impiegate in campo navale, sembrano confermare che non è così. Infatti, abbiamo visto che in Cina ha avuto inizio la produzione di quella che può essere definita l'imbarcazione elettrica più grande mai costruita prima. Ebbene, anche il Giappone sembra essersi in moto per realizzare la prima petroliera elettrica. Nonostante possa sembrare difficile immaginare una petroliera a zero emissioni, la nazione nipponica ha comunque intenzione di dare il buon esempio cercando di combattere il problema legato alle emissioni di CO2, anche nel settore dei combustibili fossili.

L'annuncio in merito al progetto, che è stato denominato e5 tankerè arrivato durante l'anno scorso e sembrerebbe che oggi tutto stia procedendo a gonfie vele. Infatti, il consorzio e5 Lab - che ha il compito di realizzare la petroliera - è riuscito a raggiungere l'accordo necessario per garantire la fornitura di batterie della quale necessita la nave cisterna per essere alimentata. Ovviamente, per far si che la grande petroliera possa muoversi, è necessaria una batteria di grandi dimensioni. Dunque, la petroliera elettrica e5 tanker dovrebbe essere equipaggiata da pacco di batteria da 3.480 kW fornito da Corvus Energy, una delle maggiori società coinvolte nel settore di navi elettriche.

L'intento del consorzio e5 Lab è quello di costruire due petroliere di questo genere, tuttavia saranno leggermente più piccole rispetto a quelle transoceaniche. Molto probabilmente, le due navi saranno pronte nel 2022 e saranno impiegate a Tokyo. Insieme alla KOA Industry e alla Imura Shipyard - che si occuperanno della costruzione delle petroliere - collaborerà anche la Asahi Tanker, azienda che avrà il compito di realizzare l'infrastruttura destinata alla ricarica. Tale azienda è già impegnata nella gestione di 137 imbarcazioni elettriche a breve raggio, ma è fortemente convinta che anche il mercato delle grandi navi a zero emissioni possa avere un futuro importante.

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