Nei giorni scorsi le strade della città di Milano hanno assistito a una protesta insolita e audace: il gruppo di attivisti “The Tyre Extinguishers” ha preso di mira i SUV di grandi dimensioni, parcheggiati nel quartiere di Città Studi, sgonfiando le gomme e lasciando un messaggio agli sfortunati proprietari.
Il gesto, decisamente più elegante dello squarciare una gomma con un coltello o un cacciavite, cerca di attirare l’attenzione sull’emergenza climatica, con messaggi forti come “il tuo SUV uccide”. I SUV sono visti dal gruppo, nato in Gran Bretagna e diffusosi rapidamente in tutta Europa, come simbolo di uno stile di vita insostenibile e di un problema più ampio; il volantino che gli attivisti lasciano sulle auto spiega che il gesto non è rivolto al proprietario del SUV, ma è una protesta contro le case automobilistiche, che stanno distruggendo il clima ignorando l’impatto ambientale di questi veicoli.
In un passaggio del volantino, si legge:
Attenzione, il tuo Suv uccide. Abbiamo sgonfiato una o più dei tuoi pneumatici. Ti arrabbierai ma non prenderla sul personale. Non sei tu, è la tua auto. L’abbiamo fatto perché andare in giro per le aree urbane con un’auto così enorme ha conseguenze altrettanto enormi per gli altri.
Il gruppo di eco-attivisti ha promesso ulteriori azioni e sottolineato la necessità di interventi immediati per affrontare la crisi climatica, prima che sia davvero troppo tardi. Le azioni di The Tyre Extinguishers sollevano interrogativi importanti sia sull’attivismo ambientale, sia sulle tecniche che questi gruppi usano per promuovere il cambiamento. Alcuni li etichettano semplicemente come atti vandalici, altri li considerano invece un richiamo all’azione necessario per affrontare uno dei problemi più gravi del nostro tempo.