Xiaomi, colosso cinese degli smartphone, si prepara a lanciare un SUV elettrico entro marzo 2025. Il nuovo veicolo, noto al momento come MX11, andrà ad affiancare la berlina SU7 già presente sul mercato.
Il SUV si posizionerà nello stesso segmento della Tesla Model Y, ampliando l'offerta di Xiaomi nel settore automotive. Questa mossa segue il successo oltre le aspettative della berlina SU7, venduta in Cina a partire da circa 27.000 euro, un prezzo inferiore alla rivale Tesla Model 3.
La SU7 è disponibile anche in versione Ultra, dal costo di circa 105.000 euro, che ha raggiunto una velocità massima di 359,71 km/h durante i test al CATARC Yan Cheng Automotive Proving Ground. Oltre al SUV MX11, circolano voci su un possibile secondo veicolo in sviluppo. Secondo alcune ipotesi, potrebbe trattarsi di un altro SUV a sei posti, dotato di range extender, con il nome in codice N3.
La strategia di Xiaomi nel settore automotive sembra puntare sulla diversificazione della gamma, sfruttando il successo iniziale della SU7 per espandersi rapidamente nel mercato delle auto elettriche. L'ingresso di un produttore di elettronica di consumo come Xiaomi nel settore automobilistico rappresenta una sfida significativa per i costruttori tradizionali, evidenziando la crescente convergenza tra tecnologia e mobilità.
Fondata nel 2010 come produttore di smartphone, Xiaomi ha rapidamente ampliato il suo portafoglio di prodotti, seguendo le orme di altri giganti tech come Apple e Google. La decisione di iniziare a produrre auto elettriche non è casuale. L'elettrificazione dei veicoli sta rivoluzionando l'industria automobilistica, creando opportunità per nuovi attori provenienti dal mondo tech.
Un aspetto curioso di questa transizione è come le aziende tech stiano adattando le loro competenze al mondo automotive. Ad esempio, l'esperienza di Xiaomi nella progettazione di interfacce utente intuitive per smartphone potrebbe tradursi in sistemi di bordo innovativi per le auto. Allo stesso modo, la loro competenza nella gestione delle batterie degli smartphone potrebbe rivelarsi preziosa per ottimizzare l'autonomia dei veicoli elettrici.
Un'altra curiosità riguarda il nome in codice "MX11" per il SUV Xiaomi. L'uso di nomi in codice è una pratica comune nell'industria tech, spesso ispirata a temi specifici. Google è famosa per usare nomi di dolci per le versioni di Android. Sarebbe interessante scoprire se Xiaomi seguirà un tema simile per i suoi futuri modelli di auto.
Infine, la scelta di Xiaomi di entrare nel mercato automobilistico cinese è significativa dal punto di vista storico. La Cina, una volta nota principalmente per la produzione di veicoli economici, sta emergendo come leader globale nella mobilità elettrica. Questo cambiamento riflette una trasformazione più ampia dell'economia cinese, che sta passando da "fabbrica del mondo" a innovatore tecnologico di primo piano.