Un emendamento al codice della strada alza il limite di potenza per i neopatentati a 75 kW/t, ma non risolve il problema delle auto elettriche. Se da un lato permette loro di guidare auto leggermente più potenti, dall'altro crea un paradosso, perché li autorizza a mettersi al volante di auto elettriche estremamente performanti. Una stortura dovuta al metodo con cui viene calcolata la potenza delle auto stesse.
Difficilmente si può pensare che il governo lo stia facendo per favorire le auto elettriche - anzi nell’ultimo anno si è resa palese una certa preferenza per le quelle tradizionali. L’effetto (forse indesiderato) è comunque che i giovani guidatori potranno scegliere di maneggiare auto troppo potenti, a patto di prenderle elettriche. Un compromesso che molti giovani troveranno del tutto accettabile.
Si crea così un problema di sicurezza abbastanza evidente: i limiti esistono perché si ipotizza che serva almeno qualche anno di esperienza prima di poter guidare auto particolarmente potenti senza creare rischi. Un concetto che chiaramente fa a pugni con l’idea di una diciottenne alla guida di una elettrica con 600 e più cavalli. Anzi, considerando l’accelerazione di cui sono capaci certe elettriche, forse il problema è anche più serio.
Serve dunque una revisione delle norme, con una scrittura che metta veramente la sicurezza al centro del progetto.