Il Governo prepara incentivi per favorire FIAT (e non solo)?

Le auto cinesi spaventano e il governo italiano, come quello francese, potrebbe presto correre ai ripari.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Lo strumento degli incentivi è una formula sempre valida e utile per poter riuscire ad acquistare ad un'auto meno inquinante spendendo meno del previsto. In Francia si sta valutando l'implementazione di nuovi incentivi che considerano non solo le emissioni prodotte dalle vetture una volta in uso, ma l'intero ciclo di produzione e distribuzione dei veicoli. Questa iniziativa sembra mirare a favorire la produzione locale e a penalizzare le automobili provenienti da altre regioni, come ad esempio dalla Cina, dove le fabbriche spesso utilizzano energia prodotta dal carbone e il trasporto marittimo può contribuire alle emissioni complessive.

È importante notare che le regole di concorrenza dell'Unione Europea non consentono esplicitamente di favorire i produttori locali di un singolo Paese, ma il sistema di incentivi basato sul processo produttivo e sulla distribuzione sembra essere in linea con le regole dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), poiché possono essere previste eccezioni per motivi di salute e ambiente.

Questo approccio potrebbe estendersi anche ad altri Paesi dell'UE, come segnalato dalla Reuters, e il governo italiano sembra essere interessato a valutare una simile iniziativa. Attualmente, in Italia come in altre nazioni, gli incentivi si basano principalmente sulle emissioni di CO2 dei veicoli, concedendo contributi più elevati per le vetture con emissioni più basse. Se il governo italiano dovesse attuare una regola di questo tipo, potrebbe come la Francia, favorire la produzioni locale e quindi Stellantis (con Fiat, Peugeot, Alfa Romeo e molti altri) e tutti i brand che hanno fabbriche posizionate nel Vecchio Continente.

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