Il Ministero del Tesoro italiano ha pubblicato un rapporto sull'industria automobilistica nazionale, evidenziando i ritardi nell'elettrificazione e proponendo soluzioni, tra cui l'introduzione di piccole auto elettriche urbane ispirate alle kei car giapponesi.
Il documento, intitolato "La transizione tecnologica dell'automotive italiano", analizza le difficoltà del settore automobilistico italiano nel percorso verso l'elettrificazione. Tra i principali ostacoli vengono citati il disorientamento dei consumatori dovuto ai costi elevati e alla carenza di infrastrutture, la concentrazione della produzione nazionale su un solo modello elettrico di massa, e i ritardi nella creazione di gigafactory per la produzione di batterie.
Il Ministero auspica la creazione di un piano strategico nazionale per l'industria automobilistica e propone due misure immediate: rinnovare gli incentivi per l'acquisto di auto parzialmente elettrificate nei grandi centri urbani, con strumenti per rilevare il tipo di carburante utilizzato; introdurre una nuova categoria di piccole auto elettriche per uso urbano, ispirate alle kei car giapponesi. La proposta delle mini elettriche urbane riprende un'idea già avanzata da Luca de Meo, presidente di Acea, che chiede normative specifiche per questi veicoli e sollecita i costruttori europei a creare un'alleanza per la loro produzione.
Il documento del Ministero sottolinea i potenziali benefici di queste vetture, com le dimensioni ridotte (non più di 3,40 metri di lunghezza e 1,48 metri di larghezza), le batterie più piccole (meno di 20 kWh) e leggere (meno di 50 kg), la possibilità di implementare il battery swapping , la minore domanda di colonnine pubbliche e wall box private. Per favorirne la diffusione, si propongono incentivi all'acquisto e vantaggi nell'utilizzo urbano, come ricariche e parcheggi gratuiti o a prezzo ridotto, azzeramento della tassa di possesso e maggiore accessibilità nelle zone a traffico limitato.
L'introduzione di questa nuova categoria di veicoli potrebbe rappresentare un'opportunità per rilanciare l'industria automobilistica italiana, affrontando al contempo le sfide della mobilità urbana sostenibile e dell'autonomia strategica europea nel settore delle batterie.