Nell’ultimo periodo abbiamo riportato numerose dichiarazioni e pettegolezzi riguardanti i piani di sviluppo di alcuni carburanti come il diesel e l’idrogeno; mentre sul diesel alcuni costruttori, come Volvo, hanno deciso da tempo quale strada intraprendere, sull’idrogeno la situazione è ancora molto fumosa con alcune case che bocciano completamente il sistema di propulsione e con altre che desidererebbero promuoverlo su più larga scala.
Le auto a gasolio sono sempre meno richieste e l’impressione è che nel corso dei prossimi anni il trend possa continuare, complice anche le continue ripercussioni legate allo scandalo Dieselgate di qualche anno fa. I dubbi sui motori diesel sono molteplici e alcuni governi europei hanno deciso di applicare norme sempre più restrittive per limitarne sia la circolazione sia la vendita.
Proprio a questo proposito, il CEO di Citroen Vincent Cobée ha dichiarato ai colleghi di Autocar di essere fortemente pessimista sui motori diesel. Secondo il numero uno di Citroen, la quota di mercato si sarebbe così tanto ridotta da rendere il sistema propulsivo ormai inutile da sviluppare. Forse anche a causa della forte crescita dei veicoli ibridi ed elettrici, cinque anni fa le automobili diesel avevano una quota di mercato del 80% e ora del 50%. Si prevede una ulteriore riduzione nei prossimi 4 anni e un crollo sino al 15%.
Attualmente Citroen propone ancora diversi modelli diesel destinati però ad essere sostituiti da varianti a benzina, come la più recente C5 X. Insomma, insieme a Volvo, anche Hyundai, Nissan e Citroen potrebbero abbandonare del tutto il diesel per fare maggior spazio ai sistemi più green. Volkswagen stessa ha dichiarato di voler sviluppare gli ultimi motori termici per poi fare un “all in” sull’elettrico.
Nel frattempo Skoda ha precisato di voler rimanere ancora per qualche periodo sul termico, complice una forte richiesta da parte dei propri acquirenti evidentemente non pronti per veicoli ibridi ed elettrici. Come sappiamo, tra il 2025 e il 2040 sarà difficile poter acquistare una vettura endotermica in Europa ma l’Italia non si è ancora espressa ufficialmente a riguardo.