In occasione della presentazione di alcuni recenti modelli, come Volkswagen Golf 8.5 e il restyling di Jeep Renegade, ci siamo interrogati sull’importanza di avere ancora a disposizione un motore diesel puro dal momento che alcuni brand, come Stellantis, hanno deciso di eliminarlo completamente dai propri listini. Abbiamo quindi colto l’occasione per chiedere un parere anche ai nostri lettori pur immaginando una netta preferenza a favore di questo “anacronistico” propulsore, anche a fronte di alcuni commenti che troviamo sotto alle nostre numerose prove auto.
Come anticipato, ci aspettavamo una preferenza sul diesel ma non una divisione così marcata; quasi il 90%, 87% per la precisione, dei votanti ha espresso la necessità di avere ancora un’auto diesel. Una risposta importante che ci ha spinto, ulteriormente, a scavare per capire le motivazioni dietro a questo segnale.
Il diesel è l'unica soluzione?
Negli ultimi anni sono state introdotte sul mercato una serie di motorizzazioni ibridate necessarie per agevolare la transizione dell’elettrico; mild-, plug-in e full-hybrid, tre tipologie che spesso riportiamo e proviamo nelle nostre prove sottolineando gli scenari tipici di utilizzo. Mentre la mild-hybrid è probabilmente la meno pratica e utile, plug-in e full-hybrid rivestono un ruolo importante. Per questo specifico scenario e la necessità di avere una versatilità di utilizzo ampia, crediamo che la full-hybrid sia quella che più si avvicina al diesel nudo e puro.
Abbiamo provato tantissime vetture negli ultimi tre anni, oltre 150, assaggiando la tecnologia propulsiva di praticamente tutti i brand più comuni e presenti sul mercato. Le soluzioni full-hybrid, vale a dire quelle che prevedono un motore endotermico affiancato da uno o più elettrici anch'essi collegati alle ruote, permettono consumi generalmente ridotti in città e misurati sulle lunghe percorrenze autostradali. Una delle full-hybrid che più abbiamo apprezzato è Hyundai Tucson che in città (con un giusto utilizzo) riesce a sfiorare i 25 km/l, mentre in autostrada si "ferma" a 15 km/l. Tucson è naturalmente un esempio, ma il mercato è ricco di proposte analoghe con propulsori dotati di cavalleria adeguata, una coppia di rilievo e consumi misurati.
Chiaramente il discorso cambia nel momento in cui la percorrenza è quasi esclusivamente autostradale, ovvero quando è impossibile "pareggiare" i consumi elevati del diesel a velocità limitate con quelli più parchi delle ibride.
I costi di gestione sono paragonabili a quelli di un'auto più tradizionale, senza però avere l'intralcio dell'AdBlue e la gestione della stessa. Inoltre, la possibilità di avere un'auto pronta sempre in qualsiasi contesto e senza limiti legati alla rigenerazione, ad un filtro piuttosto che ad un altro, permette un utilizzo potenzialmente ancora più semplice e lineare.
Qualcuno potrebbe suggerire il GPL, ma le alimentazioni bi-fuel native sono generalmente abbinate a motorizzazioni piuttosto parche e raramente paragonabili alla flessibilità di un diesel. Per questo motivo preferiamo escluderlo dall'equazione.
I prezzi sono l'unico problema
Sarà un argomento ormai molto comune che è emerso anche in occasione di un altro sondaggio dedicato all'adozione delle elettriche; il prezzo, il valore di acquisto, delle auto ibride è troppo elevato rispetto alle proposte diesel di pari categoria, potenza e allestimento.
Abbiamo analizzato i listini presenti e passati, riscontrando un netto divario tra le due motorizzazioni; le soluzioni ibride, nella fattispecie le full-hybrid, costano mediamente il 5%-10% in più limitando quindi la diffusione stessa. Gli incentivi all'acquisto potrebbero favorire questo passaggio, tuttavia le motorizzazioni full-hybrid hanno un valore di emissioni elevato (molte rientrano nell'ultima fascia, 61-135 g/km di CO2) e quindi non preferibile per il sistema di ecobonus che predilige auto meno inquinanti.
L'elettrico batterà tutti
E l'elettrico invece? L'elettrico ci piace e non lo nascondiamo, purchè sia fatto bene e ci sia una solida infrastruttura dietro; al momento viaggiare in elettrico non è semplice per tutti e qualcuno, anche chi abita in una grande città come Milano, potrebbe riscontrare difficoltà nell'utilizzo della rete pubblica.
Sarà il futuro? Noi crediamo di sì, ma sicuramente sarà necessaria una rete più affidabile, in stile Tesla Supercharger, e prezzi più contenuti.