Parigi è bloccata dalle proteste dei taxisti contro UberPop. Poche ore fa è dovuta persino intervenire la Polizia in assetto antisommossa per ristabilire l'ordine. Risultano bloccati l'aeroporto di Parigi e le principali stazioni ferroviarie della capitale.
I taxisti hanno dato alle fiamme copertoni e persino l'auto di un conducente UberPop. "Siamo spiacenti di tenere gli automobilisti e i clienti in ostaggio, ma dobbiamo far fronte alle continue provocazioni di Uber a cui possiamo rispondere in un solo modo, con la fermezza", ha dichiarato un attivista ai passeggeri in attesa all'aeroporto Charles De Gaulle.
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I media francesi raccontano di manifestazioni in altre città ma senza un tale livello di tensione: si stimano comunque circa 2.800 taxisti in protesta. A Nizza, Lille, Marsiglia, Bordeaux e Tolosa si registrano code e rallentamenti nei pressi dei centri più trafficati.
L'accusa nei confronti del servizio di trasporto con conducente è di attuare concorrenza sleale. Come in Italia i "driver" UberPop lavorano senza licenza. In Francia per di più dovrebbero versare contributi, fare cosri di formazione da 250 euro e disporre di un'assicurazione professionale. Impegni totalmente disattesi che pongono questa attività al di fuori delle norme.