Nella costante ricerca di notizie dal mondo dell’automotive, adatte ad essere pubblicate su MotorLabs, quasi ogni giorno ci imbattiamo in una manciata di rendering creativi di veicoli che non esistono o che devono essere ancora confermati. Sicuramente li avrete notati anche voi e titolati spesso come “Ecco come sarà la futura Lancia Delta” oppure “Questa sarà la futura Alfa Romeo Giulia” e via discorrendo.
Nell’ultimo periodo, complice forse l’aumento delle attività nel settore elettrico, abbiamo visto la proliferazione esponenziale di rendering che spesso e volentieri vengono interamente stravolti nelle fasi conclusive oppure cancellati. Questo aspetto ci ha sorpresi e al tempo stesso ci suggerisce che potrebbe essere un argomento popolare per i nostri lettori.
Personalmente cerco di classificare i rendering in due categorie ben definite: gli esercizi di stile e i veri studi realizzati da zero. Per i primi ammetto di avere uno scarsissimo interesse, spesso perché si tratta di puri e semplici “swap” tra musi o parti di altri veicoli. Un chiaro e limpido esempio è rappresentato dalla tanto discussa (e attesa?) Tesla Model 2 che altro non è che una Seat Ibiza modificata in qualche aspetto. Insomma, la Model 2 ci sarà ma al momento è una Seat perché il disegno è stato realizzato da un grafico indipendente che non ha nulla di ufficiale da parte di Tesla.
Gli studi realizzati ad hoc, invece, sono sicuramente più apprezzabili, emozionanti e magari anche distanti dalla realtà ma capaci di offrire un più chiaro contesto. Un esempio? Qualsiasi supercar o hypercar in corso di sviluppo, generalmente si tratta di disegni o schizzi nuovi senza un vero storico o richiamo dietro.
Un discorso analogo, quasi in via estrema, è applicabile alle livree da gara: “ecco la livrea Ferrari del 1977 sulla McLaren 2019”, che utilità ha?
In conclusione, ritenete che i rendering (anche gli swap) siano un qualcosa di apprezzabile da leggere e visionare? Fatecelo sapere nei commenti!