I giornalisti hanno testato 11 veicoli moderni dotati di schermi touchscreen di varie dimensioni e una più vetusta Volvo V70 2005 equipaggiata esclusivamente con pulsanti, bottoni e rotelle. Per scoprire quale fosse il sistema più veloce e quindi sicuro da usare, i giornalisti hanno chiesto ad ogni conducente di effettuare una serie di semplici compiti da svolgere all’interno dell’abitacolo. Ad esempio, è stato chiesto di attivare il sedile riscaldato, incrementare la temperatura dell’abitacolo, attivare gli sbrinatori, accendere la radio, resettare il computer e abbassare le luci del quadro strumenti.
Tutti compiti di una difficoltà ragionevole che qualsiasi guidatore potrebbe svolgere in un tempo limitato, soprattutto su auto datate. Nella Volvo V70 di 17 anni il conducente ha impiegato appena 10 secondi per eseguire tutte le operazioni; alla velocità di 110 km/h, sono stati necessari circa 300 metri. Discorso simile per Volvo C40 e Dacia Sandero, che hanno impiegato rispettivamente 417 e 414 metri. Cattive notizie per chi possiede o desidera acquistare una MG Marvel R; in questo caso sono stati necessari 44 secondi e 1,3 chilometri per compiere tutte le operazioni. Non è chiaro se il tempo sia imputabile esclusivamente alla difficoltà di utilizzo o se, anche, alla lentezza del sistema.
Presente anche la campionessa di vendite Tesla Model 3 che, nonostante l’abitacolo minimalista e il sistema di infotainment sviluppato “quasi su misura”, ha percorso oltre 700 metri prima di compiere tutte le azioni.
Più in dettaglio, la classifica è la seguente:
- Volvo V70 – 306 metri
- Dacia Sandero – 414 metri
- Volvo C40 – 417 metri
- Subaru Outback – 592 metri
- Mercedes GLB – 616 metri
- Tesla Model 3 – 717 metri
- Nissan Quashqai – 765 metri
- Volkswagen ID.3 - 786 metri
- Hyundai Ioniq 5 – 815 metri
- Seat Leon – 895 metri
- BMW iX – 928 metri
- MG Marvel R – 1372 metri
I pulsanti fisici sono la soluzione? Si o meglio ni, dipende. Ad esempio, sebbene BMW iX combini pulsanti fisici con sistemi touchscreen, appare una delle vetture più “complicate” da utilizzare. Per coprire tutte le funzioni sono stati necessari circa 30 secondi, comunque un tempo 3 volte superiore rispetto alla Volvo di 17 anni fa. In tutti i veicoli con sistemi di infotainment touchscreen, i conducenti hanno impiegato in media 24,7 secondi per eseguire tutte le attività richieste, un tempo quasi 2,5 volte superiore rispetto al sistema senza schermo.
Nelle nostre prove abbiamo registrato, a volte, delle difficoltà di utilizzo di alcuni sistemi di intrattenimento e soprattutto una lentezza superiore alla media di alcune interfacce. Mentre alcuni produttori hanno investito negli anni tempo e risorse per sviluppare sistemi sempre più avanzati, precisi e sofisticati (che non sempre però può essere un aspetto positivo), altri si sono limitati ad inserire la compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay lasciando in secondo piano funzionalità più semplici e quotidiane. I risultati di Vi Bilägare non ci sorprendono particolarmente, anche nel nostro approfondimento dedicato agli specchietti elettronici, una verità novità limita però ad alcuni esemplari, avevamo suggerito che così tanta tecnologia avrebbe potuto inficiare la sicurezza di bordo.
Cosa rimane ora da fare? I progettisti dovranno capire come semplificare alcune azioni e interfacce per rendere i sistemi più veloci ed immediati. Alcuni costruttori, come BMW e Volvo/Polestar, hanno già iniziato da qualche mese a ridurre le dimensioni dei propri pannelli così da rendere l’esperienza meno dispersiva e focalizzata solo su di un singolo schermo. Volvo, ad esempio, offre una serie di scorciatoie (altamente personalizzabili) che garantiscono il richiamo di una specifica funzione in un tempo estremamente ridotto.