I nuovi incentivi auto non stanno funzionando, si vendono solo auto a benzina

La nuova offerta per affrontare più facilmente la transizione sembra non funzionare, al momento solo le auto più inquinanti sono state vendute.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

I tanto attesi incentivi auto 2024 sono partiti da qualche giorno (qui il nostro approfondimento), ma già si possono profilare i primi scenari di vendita. Pensati inizialmente per offrire un grande risparmio per chi acquista un'auto elettrica o ibrida, soprattutto in caso di ISEE <30mila euro, gli incentivi sono stati successivamente approvati in una misura "ridotta" e con sconti non così elevati come in precedenza.

I fondi destinati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy alle auto a benzina, diesel, Gpl e metano, con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2, si stanno esaurendo ad una velocità sorprendente.

In soli due giorni, dei 120 milioni di euro inizialmente stanziati, rimangono poco meno di 50 milioni; in altre parole, già il 60% del tesoretto è stato consumato e il bonus restante consentirà di coprire le richieste per circa 20.000 nuove immatricolazioni.

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Mentre la corsa agli incentivi per le auto "normali" è inarrestabile, quello per le vetture ibride plug-in, comprese nella fascia 21-60 g/km di CO2, fatica ad affermarsi. Al momento dei 232,75 milioni di euro sono stati utilizzati appena 2 milioni. Gli acquirenti, in questo caso, potrebbero essere tra i 57.000 e i 115.000, grazie allo sconto compreso tra 4.000 e 2.000 euro (a seconda della presenza della rottamazione).

Male anche per le auto elettriche (idrogeno e qualche plug-in) con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2; qui gli incentivi sembrano cristallizzati, con ancora una disponibilità del 98% e una possibilità di soddisfare le richieste di 38.000/63.000 futuri clienti.

Resta da capire come il governo intenderà gestire questa rapida corsa agli incentivi e se nuove risorse verranno allocate per soddisfare la crescente domanda. 

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