I carburanti raggiungono prezzi record: in arrivo bonus carburante?

Continua la salita senza freni del prezzo dei carburanti e ora, il Governo, potrebbe inserire una sorta di bonus carburante per agevolare gli spostamenti di professionisti e tutti coloro che usano l'auto per recarsi al lavoro.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Continua inarrestabile la corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti, a causa delle quotazioni del petrolio in forte aumento legate anche alla decisione degli USA di vietare l’importazione di petrolio e gas dalla Russia. Cosa costa ora fare rifornimento? Se, nei giorni scorsi, aveva fatto scalpore vedere prima il metano a oltre 2 euro e successivamente la benzina vicino ai 2 euro, quello che ora preoccupa è anche il prezzo del diesel.

Secondo gli ultimi dati di Quotidiano Energia comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi carburanti del Mise, il prezzo medio della benzina in modalità self service ha raggiunto i 2,048 euro al litro con una forbice compresa tra 2,039 e 2,076 euro al litro (no logo 2,013 euro). In modalità servito la media sfiora i 2,2 euro al litro (no logo 2,055 euro al litro). Cresciuto anche il prezzo del diesel che ora è quasi allo stesso livello di quello della benzina; di fatto, quella differenza che era presente tra i due carburanti è ormai scomparsa. Il prezzo medio in modalità self service è pari a 1,966 euro al litro, con diverse pompe comprese tra 1,932 e 2,040 euro al litro (no logo 1,955 euro). In modalità servito, il prezzo medio è arrivato addirittura a 2,074 euro al litro (no logo 1,991 euro). Si tratta, di prezzi medi, che purtroppo nelle grandi città come Milano tendono a lievitare.

Utilizzando l’applicazione PrezziBenzina, uno dei numerosi servizi gratuiti che ci consente di effettuare il pieno risparmiando (qui il nostro approfondimento), abbiamo riscontrato prezzi drasticamente superiori. Nel capoluogo meneghino non è raro trovare la benzina a 2,3 euro e il diesel a 2,1 euro, in modalità self service per entrambi. I prezzi del carburante sembrano destinati a raggiungere nuovi record, visto che la corsa del petrolio non sembra intenzionata a frenare; a questo proposito tutte le associazioni di settore hanno chiesto a gran voce un intervento immediato del Governo suggerendo l’eliminazione delle accise che pesano per oltre 70 centesimi sul prezzo della benzina e per circa 60 centesimi su quello del diesel. Un’altra soluzione chiesta è quella di rimuovere l’Iva, calcolata attualmente su netti + accise.

Per il momento il Governo non starebbe lavorando sul fronte delle accise, ma sarebbe interessato ad inserire una misura che possa sostanzialmente sterilizzare l'Iva, evitando quindi di limitare i preziosissimi introiti legati alle accise. La strada sarebbe quella di un bonus carburante per ammortizzare i costi e frenare nuovi aumenti. Sconosciuta al momento la misura e il campo di applicazione, si pensa che l’agevolazione possa andare a vantaggio delle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà economica: probabilmente potrebbe essere introdotto un limite ISEE per richiedere il bonus.

In alcuni paesi europei è già stato introdotto, ad esempio in Francia è prevista un’agevolazione per i cittadini che guadagnano meno di 2.000 euro al mese (bonus di 100 euro).

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