Nata ufficialmente nel 2017 nella sua prima declinazione, Hyundai Kona debutta nel 2023 con una nuova versione che la trasforma quanto nella forma che nella sostanza; quello che era conosciuto inizialmente come un piccolo crossover da città, ora cresce nelle dimensioni diventando quasi a tutti gli effetti un SUV di segmento C. Nonostante la mutazione generazionale, gli stilisti del marchio hanno deciso di mantenere alcuni elementi estetici che sono stati ereditati e integrati anche in questo nuovo modello.
Mutano quindi anche le misure ma l’unica differenza sostanziale riguarda la lunghezza, che cresce di quasi 20 centimetri. Cosa cambia all’atto pratico? La crescita di Kona permette ora, anche grazie al sinergico lavoro svolto all’interno dell’abitacolo con nuovi elementi di design, un maggiore agio e spazio soprattutto per gli occupanti della fila posteriore. In aggiunta, quasi come naturale evoluzione, aumenta anche la capacità di carico che, a partirà di versione (full hybrid), cresce dai precedenti 361 litri agli attuali 466.
Cosa ci convince
Ci sono auto dove la parola transizione fa rima con evoluzione e la “piccola” Kona è un valido esempio; sebbene il cambiamento, almeno oggigiorno, lo si aspetterebbe principalmente sotto al cofano, in casa Hyundai hanno preferito fare le cose in grande mutando praticamente ogni aspetto. Vista l’evoluzione, è quasi impossibile che la nuova Kona non abbia suscitato un qualche genere di interesse e, a nostro parere, appare riuscita sia esteticamente sia internamente. Come anticipato, alcuni dettagli sono stati ereditati dal precedente modello ma in linea generale gli stilemi sono completamente nuovi e aggiornati; un elemento che fortunatamente ai coreani non ha mai spaventato, vista l’abitudine di stravolgere linee e proporzioni da una generazione all’altra. Se la nuova Kona non avesse il proprio nome sul baule, siamo sicuri che qualche utente faticherebbe a riconoscere il cambiamento stilistico e di passo.
Il medesimo discorso lo si può applicare agli interni che ora strizzano l’occhio a quelli delle sorelle, top di gamma, Ioniq 5 e Ioniq 6. L’abitacolo è ora molto spazioso, complice il passaggio al cambio shift-by-wire, con superfici omogenee e pulite. A differenza dei competitor, Hyundai ha scelto di non eliminare totalmente i tasti fisici ma di integrarli razionalmente sulla plancia, con un design pulito e funzionale.
Svolta interessante anche per il sistema di intrattenimento che ora beneficia di un nuovo doppio display da 12,3 + 12,3 pollici che opera come computer di bordo e sistema di riproduzione dei contenuti. Il software è ora veloce, completo e soprattutto con una grafica aggiornata e al passo con i tempi; ben fatto Hyundai! Ottima, infine, la retrocamera posteriore vero Tallone di Achille di tantissime auto recenti: la qualità, anche nella nostra versione sprovvista della ripresa aerea, è valida in praticamente ogni condizione luminosa. Di livello anche le finiture e i materiali utilizzati per questa nuova plancia; le plastiche sono di qualità, i tessuti validi e capaci di trasmettere solidità nel tempo.
Luci e ombre, invece, sui sistemi ADAS e in particolare con Hyundai Smart Sense che rileva costantemente l'attenzione del conducente, apparendo in più occasioni “fin troppo bacchettone”. Su questo capitolo, torneremo nel paragrafo dedicato alla guida.
Cosa non ci convince
In occasione del debutto in Italia abbiamo potuto assaggiare Kona 2023 riportando i nostri pensieri in un precedente contenuto e ora, a distanza di mesi e diverse centinaia di chilometri in sua compagnia, ci sentiamo di confermare quanto detto in precedenza.
Sebbene gli interni siano stati rivoluzionati e aggiornati, CarPlay è ancora e solamente con il cavo; una scelta paradossale dal momento che Hyundai ha deciso di posizionare anche un sistema di carica wireless più che completo e funzionale. Sottotono anche la posizione delle luci e stop di posizione che, a nostro parere, sembrano davvero facili da urtare; al momento è più un pensiero che un reale problema.
Come va
L’esemplare in prova, dotato di allestimento N Line, vanta sotto al cofano un propulsore full-hybrid a benzina 1.6 a quattro cilindri da 105 cavalli, abbinato ad un motore elettrico da 32 kW e 240 Volt per un totale di 141 cavalli. Il sistema propulsivo è progettato per lavorare in totale sinergia, utilizzando l'elettrico principalmente per ottimizzare i consumi e sfruttando l'energia cinetica durante le fasi di frenata o discesa. Il cambio è di tipo automatico a doppia frizione DCT a sei rapporti, offrendo scalate fluide e una guida molto tranquilla. Le modalità di guida (Eco, Sport e Snow) e l’assenza di un profilo Normal testimonia come Kona sia un’auto da usare in tranquillità, senza quindi alcuna guida frenetica o sportiveggiante. La nuova Kona è un’auto da tutti i giorni, da guidare da punto A a punto B in totale serenità. Validi i consumi che, su un percorso misto di oltre 1.000 km, si sono assestati su circa 20 km/l; in autostrada a velocità di codice si ottengono circa 15-16 km/l, valore che sale in extraurbano e in città.
Le sospensioni sono di tipo MacPherson all'anteriore e Multilink al posteriore, e questo permette di assorbire molto bene le asperità del terreno restituendo una piacevole sensazione di controllo sulla vettura. Lo sterzo è tarato per una guida leggera, confermando quindi nuovamente la destinazione d’uso di questo modello (l’ambiente urbano e la guida rilassata).
Come anticipato, qualche difficoltà invece registrata con gli ADAS che, se da un lato sono estremamente precisi dall’altro appaiono anche fin troppo invadenti. Più in dettaglio, apprezziamo il Cruise Control Adattivo che in questo esemplare consente di arrivare a zero e ripartire in automatico, il monitoraggio attivo dell’angolo cieco (anche con vetture spenta, per tutelare i ciclisti) e la guida assistita di livello 2 che è apparsa precisa e sicura. Meno bene, invece, il sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente (Hyundai Smart Sense) che risulta davvero invasivo e fastidioso sul lungo periodo; nella nostra prova si è attivato fin troppo spesso, anche in occasioni quasi errate. A questo proposito segnaliamo che il sensore opera con qualche incertezza anche se indosserete occhiali da sole con lenti polarizzate, ma precisiamo che è totalmente disattivabile in pochi passaggi.
Conviene?
Hyundai Kona 2023 ci è piaciuta, sebbene abbia qualche piccolo difetto di gioventù che può essere risolto con un piccolo aggiornamento (software e non). È un prodotto complessivamente maturo che ci ha accompagnato per diversi giorni su e giù per l’Italia, offrendo comfort di livello, consumi contenuti (fondamentali in questo periodo) e un notevole progresso tecnologico rispetto alla versione precedente. L’esemplare in prova ha un prezzo di listino 35.500 euro e si pone esattamente a metà strada nell’offerta Hyundai Kona, che prevede gli allestimenti X Line (34.500 euro) e X Class (37.500 euro).
A chi consigliamo la versione N Line? A coloro che desiderano avere un tocco di sportività anche in quest’era di scarichi nascosti e auto anonime, sebbene all’atto pratico Kona non sia una soluzione da guidare “con il coltello tra i denti” come la sorella i20N (l’unica "N" rimasta veramente a listino).