Per Hertz sembra esserci una luce in fondo al tunnel. L'azienda statunitense, dopo un periodo molto difficile e a seguito della bancarotta annunciata nel mese di maggio, è pronta a tornare in scena. Nel caso in cui tutto andrà per il meglio, il merito potrebbe essere cosiddetto Chapter 11, norma della legge fallimentare in vigore negli Stati Uniti.
Il prossimo passo per l'azienda sarà quella di ottenere un pacchetto di finanziamenti di 4 miliardi di dollari, in modo tale da poter investire i soldi per aggiornare la propria flotta di auto a noleggio. Purtroppo, Hertz ha risentito fortemente dell'emergenza coronavirus e, di conseguenza, della notevole diminuzione degli spostamenti che ha interessato ogni parte del mondo.
Dunque, se ci sarà un riscontro positivo da parte del Tribunale Fallimentare del Delaware, l'azienda specializzata nell'autonoleggio potrà portare avanti la sua attività anche durante il 2021. A causa dell'aggravarsi della condizione finanziaria e per recuperare almeno una parte della liquidità che sarebbe servita per pagare i creditori, Hertz - nei mesi scorsi - è stata costretta a mettere in vendita le proprie auto, che solitamente erano impiegate per il noleggio.
Una delle decisioni prese dall'azienda, che nel mese di maggio fece più "scalpore", fu la messa in vendita delle iconiche Chevrolet Corvette Z06. In quel caso si trattò di una scelta sicuramente difficile, ma altrettanto necessaria per cercare di ricavare quanti più fondi possibili indispensabili per la società.
La strada per rialzarsi completamente sarà molto lunga e tortuosa. Tuttavia, il finanziamento da 4 miliardi di dollari potrebbe essere un punto di partenza fondamentale per permettere alla Hertz di pensare al futuro. Purtroppo, quella dell'autonoleggio non è l'unica società del mondo dell'automobilismo che esce fortemente colpita dall'emergenza coronavirus.
Basti pensare all'azienda Garrett Systems, che produce turbocompressori, la quale ha dovuto - così come accaduto con Hertz - ricorrere al Chapter 11. Anche il quel caso, è stato necessario non perdersi d'animo e ripartire con una ristrutturazione finanziaria. Garrett ha infatti richiesto un finanziamento cosiddetto “debtor-in-possession” di 250 milioni di dollari.