Gli USA verso il blocco ai componenti auto made in China

Gli Stati Uniti pronti a imporre un bando ai componenti auto provenienti dalla Cina, ma le case automobilistiche chiedono tempo per trovare nuovi fornitori

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti si appresta a proporre un divieto sull'uso di software e hardware cinesi nei veicoli connessi e a guida autonoma disponibili nel paese. La misura, che potrebbe essere annunciata questa settimana, mira a contrastare potenziali rischi per la sicurezza nazionale legati alla raccolta di dati sui conducenti americani da parte di aziende cinesi.

Il divieto sul software cinese potrebbe entrare in vigore a partire dai modelli del 2027, mentre quello sull'hardware potrebbe scattare nel gennaio 2029 o per i modelli del 2030. La proposta fa seguito alle preoccupazioni espresse dall'amministrazione Biden riguardo alle tecnologie cinesi nel settore automobilistico.

Il presidente Biden aveva ordinato un'indagine sulle tecnologie automobilistiche cinesi a febbraio, affermando: "Le politiche della Cina potrebbero inondare il nostro mercato con i suoi veicoli, rappresentando rischi per la nostra sicurezza nazionale. Non permetterò che ciò accada durante il mio mandato."

La sicurezza nazionale è al centro delle preoccupazioni USA.

Il divieto si estenderebbe anche ad altri paesi considerati avversari degli Stati Uniti, come la Russia. La segretaria al Commercio Gina Raimondo ha espresso serie preoccupazioni sui veicoli negli USA che utilizzano software o hardware cinesi, sottolineando i potenziali rischi catastrofici se il software di milioni di auto venisse disabilitato.

Impatto sull'industria automobilistica

Un gruppo commerciale che rappresenta importanti case automobilistiche come GM, Toyota, VW e Hyundai ha dichiarato che le aziende avranno bisogno di tempo per apportare le necessarie modifiche software e hardware per conformarsi a un eventuale divieto.

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Gli organi competenti in materia avranno 30 giorni per commentare la proposta prima che le regole vengano finalizzate. Questa misura si aggiunge alla recente decisione dell'amministrazione Biden di quadruplicare le tariffe di importazione sui veicoli elettrici prodotti in Cina, portandole dal 25% al 100%.

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