Gli USA e la lotta all'inquinamento, abrogate tutte le decisioni di Trump

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è già al lavoro in materia di inquinamento; abrogate le decisioni di Trump, ora è tempo che gli Stati Uniti tornino a essere una nazione virtuosa dal punto di vista ambientale.

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a cura di Francesco Daghini

Nella giornata di ieri la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia ha ufficialmente abrogato le decisioni prese dall’amministrazione Trump in merito ai regolamenti sulle emissioni di diossido di carbonio. Si tratta di una sentenza molto importante, che fondamentalmente dà carta bianca all’amministrazione Biden per ricominciare a lavorare, tramite la EPA (Environmental Protection Agency) , sui regolamenti relativi alle emissioni inquinanti, che il suo predecessore stava cercando di ridurre ai minimi storici.

Alcuni risvolti di questa vicenda risalgono addirittura all’amministrazione Clinton, durante la quale l’allora Presidente forzò la mano all’EPA al fine di inserire nuovi regolamenti sulle emissioni inquinanti di anidride carbonica, grazie al Clean Air Act; la conferma definitiva arrivò poi durante l’amministrazione di George W. Bush, definendo come l’anidride carbonica dovesse essere considerata un gas inquinante, e pertanto da regolare all’interno del Clean Air Act.

Durante l’amministrazione Obama si era iniziato ad andare nella direzione giusta, con il Clean Power Plan che avrebbe dovuto finalmente regolare in modo chiaro questi aspetti; il testo fu però bloccato da diverse cause legali e restò bloccato per anni, fino a quando Trump non decise di eliminarlo completamente per sostituirlo con il regolamento Affordable Clean Energy (ACE). ACE non solo segnò la fine del Clean Power Plant, ma cercò di limitare ulteriormente le possibilità di intervento del Clean Air Act, permettendo ai singoli stati di regolare le emissioni gassose di ogni singola fonte inquinante, anziché valutare l’andamento dello stato nel suo complesso. Il tutto allungando enormemente i tempi burocratici per la messa in campo delle poche azioni contenitive previste dal testo. In poche parole, l’EPA si trovò con le mani legate, impossibilitata a forzare l’abbandono dell’utilizzo del carbone come fonte di energia: inutile dire che l’approccio dell’amministrazione Trump non ha assolutamente aiutato a ridurre le emissioni di CO2.

“I termini operativi cardine del regolamento ACE, così come quelli del precedentemente abrogato Clean Power Plan, nascono da una scorretta interpretazione del Clean Air Act. Inoltre, gli emendamenti fatti al regolamento ACE rallentano in modo evidente il percorso di riduzione delle emissioni, in modo arbitrario e disomogeneo rispetto agli obiettivi ricercati.”

Sarà dunque compito dell’amministrazione Biden, che in più di un’occasione ha ribadito l’intenzione di volersi affidare alla scienza e ai fatti per portare avanti il paese, trovare il modo di imboccare nuovamente la strada giusta in merito di emissioni inquinanti. L’obiettivo a medio termine è quello di abbandonare quanto prima – a livello nazionale – l’utilizzo del carbone, sostituendolo con il gas naturale, mentre per il futuro più lontano bisognerà affidarsi alle energie rinnovabili; per fare tutto questo ci vuole un nuovo piano, che senza dubbio arriverà molto presto.

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