Lo scorso weekend, a Misano, la Formula E ha avuto luogo per la prima volta su un'autentica pista di gara, facendo da sfondo a intense discussioni non limitate al solo ambito delle monoposto elettriche. Durante una conferenza stampa, Carlo Tavares, il CEO di Stellantis, ha riacceso il dibattito su un tema di grande attualità: i carburanti sintetici o e-fuel.
Tavares ha posto interrogativi provocatori sull'impatto globale delle politiche europee. Ha messo in dubbio la possibilità che l'Unione Europea possa imporre restrizioni sull'uso dei motori ICE in paesi al di fuori del suo territorio come Marocco, Angola, Mozambico, Uruguay, Cile e Venezuela, evidenziando che la realtà europea non può essere trasposta globalmente senza considerare le specificità locali.
La posizione di Stellantis, come delineata da Tavares, è quella di aderire alle politiche stabilite, ma sottolinea un "muro della realtà" con cui tali decisioni si scontrano: l'alto costo delle tecnologie verdi e la conseguente inaccessibilità economica per gran parte della classe media, situazione in cui le aziende cinesi sembrano avere un vantaggio competitivo.
Nel discorso di Tavares, i carburanti sintetici emergono come una soluzione potenzialmente valida per bilanciare le esigenze di sostenibilità con quelle di accessibilità economica. Tuttavia, l'adozione di tale soluzione non può essere incondizionata; deve essere accompagnata da una significativa riduzione delle emissioni per essere considerata una vera alternativa ecologica. Stellantis ha preso posizione a favore dello sviluppo di carburanti ecosostenibili, annunciando la compatibilità dei propri motori ICE con gli e-fuel e validando la durata dei motori con questi carburanti.