Secondo alcuni gli e-fuel, carburanti sintetici alternativi a quelli fossili, sono il modo per salvare capra e cavoli: mantenere in circolazione i motori termici, e allo stesso tempo abbattere del tutto o quasi le emissioni. Tant’è che l’Europa ha approvato una norma che blocca i combustibili fossili dal 2035 ma permette di immatricolare veicoli con motore termico a alimentato a e-fuel.
I carburanti sintetici si ottengono con procedimenti chimici che permettono di creare idrocarburi a partire da idrogeno e carbonio; anzi, l’idrogeno stesso è usato come carburante, seppure non abbia mai preso piede. Le tecniche per farlo esistono e sono alla nostra portata, e non mancano le aziende che hanno già iniziato a lavorarci, come nel caso di Porsche.
In teoria è fantastico: emetto CO2 bruciando benzina, ma poi la prendo dall’aria e la uso per fare altra benzina. Sembra troppo bello per essere vero, no? Qualche motivo per dubitare c’è, come suggerisce l’analisi comparsa su Ars Technica qualche giorno fa.
Ne emerge un problema insormontabile: il motore a scoppio è un sistema troppo poco efficiente, e non è usando benzina sintetica che risolveremo il problema.
Bisogna capire prima di tutto che un carburante è un modo per conservare l’energia; lo è anche una batteria, così come lo è un lago artificiale. Sistemi imperfetti che però ci permettono di avere energia disponibile quando serve.
Il modo in cui poi usiamo quell’energia deve essere il più efficiente possibile: è fisicamente impossibile creare una macchina con un’efficienza del 100%, ma tra le varie opzioni a nostra disposizione il motore termico arriva al 40% nel migliore dei casi, il che non è un granché. Il che è un problema perché produrre e-fuel richiede moltissima energia, e nemmeno la produzione è un processo perfettamente efficiente.
Nel frattempo, l’espressione “crisi energetica” è diventata una presenza quotidiana in tutte le conversazioni: di energia ce n’è poca e a prezzi alti, al punto che si sta pensando di aumentare la produzione da carbone - altro che rinnovabili. Non si capisce bene da dove dovremmo prendere l’energia necessaria per produrre e-fuel in modo sostenibile.
E se l’energia usata per la produzione degli e-fuel non è energia pulita, allora tanto vale parlarne.
Eh ma le elettriche allora?
Sicuramente l’equazione energetica vale anche per le auto elettriche e la loro batteria. Ma questi veicoli hanno un’efficienza che arriva all’85%, più del doppio rispetto al migliore motore termico.
Quindi non è tanto questione di energia pulita oppure no, è che una questione di quantità di energia utilizzata e sprecata. Al momento, e non c’è ragione di pensare che in futuro le cose cambieranno, un sistema più efficiente sarà sempre il sistema preferibile.Immagine di copertina: cla78