Geely cerca "casa" in Europa, Italia nel mirino?

Il colosso cinese ha 13 nuovi veicoli elettrici in fase di test per l'omologazione, pronta la svolta sostenibile (e produttiva) nel Vecchio Continente.

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il colosso automobilistico cinese Geely sta valutando la possibilità di aprire un grande impianto produttivo in Europa, come annunciato dal vicepresidente Li Chuanhai durante un incontro a Francoforte. L'azienda ha già avviato colloqui con il governo polacco, ma non ha ancora preso una decisione definitiva.

La mossa di Geely si inserisce in un contesto di crescente interesse delle case automobilistiche cinesi per il mercato europeo. L'azienda ha recentemente inaugurato una nuova base di test a Francoforte, dove sta sviluppando 13 veicoli a nuova energia per ottenere le certificazioni necessarie per il mercato europeo.

Nicolas Appelgren, CEO europeo del marchio Lynk & Co di Geely, ha dichiarato che l'azienda sta "attivamente esplorando diverse località in tutto il continente" per un possibile stabilimento produttivo. Tuttavia, Li Chuanhai ha precisato che il piano non è ancora definitivo al "100%".

Geely ha "molte possibilità" per espandersi in Europa.

I colloqui con il governo polacco, avviati all'inizio dell'anno, sembrano essere in una fase di stallo. Il vice ministro dello sviluppo regionale Jan Szyszko ha dichiarato che la Polonia preferirebbe ospitare direttamente lo stabilimento Geely piuttosto che importare veicoli prodotti in altri paesi dell'UE.

La concorrenza cinese in Europa

La mossa di Geely segue l'annuncio di un'altra casa automobilistica cinese, Chery, che ad aprile ha comunicato l'intenzione di produrre veicoli elettrici in uno stabilimento di Barcellona. Chery punta a raggiungere una capacità produttiva di 50.000 unità all'anno entro il 2027, per poi salire a 150.000 nel 2029.

L'espansione delle aziende automobilistiche cinesi in Europa rappresenta una sfida significativa per i produttori tradizionali del continente, in un momento di rapida transizione verso la mobilità elettrica. La decisione finale di Geely potrebbe avere un impatto significativo sugli equilibri del settore automotive europeo nei prossimi anni.

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