Un paio di giorni fa siti americani come Green Car Reports hanno riportato la scoperta di un brevetto che Ford avrebbe registrato presso l'ufficio competente americano, l'USPTO - United States Patent and Trademark Office: secondo quanto riportato, il brevetto riguarda un sistema di ricarica per auto elettriche che, utilizzando la forza dei magneti, consente di attaccare l'auto elettrica all'impianto di ricarica senza dover trafficare con i cavi, come si fa oggi.
Senza dubbio chi ha avuto esperienze con le auto elettriche sa che ogni tanto dover tirare fuori i cavi dal loro alloggiamento per collegare l'auto alla colonnina può diventare un'operazione scomoda, a volte a causa delle colonnine installate malamente, altre volte a causa del tempo atmosferico che rende l'operazione fastidiosa. Ford, con questo nuovo brevetto, vuole eliminare questa problematica: questa colonnina di ricarica con attacco magnetico è progettata per andare a collegarsi all'auto in modo totalmente autonomo, sfruttando appunto la forza di attrazione dei magneti e diverse giunture che renderanno il nuovo "cavo" sufficientemente mobile da consentire il collegamento all'auto anche se non ci si parcheggia perfettamente davanti.
Ad oggi Ford può vantare il secondo posto nel mercato delle auto elettriche negli Stati Uniti, dietro a Tesla, e il successo di Ford in questo campo è dovuto principalmente alla Mustang Mach-E e al più recente F-150 Lightning, prima versione 100% elettrica del classico pick-up della casa americana.
Difficile prevedere se e quando questo progetto vedrà mai la luce, a volte le case automobilistiche brevettano sistemi che non vengono mai prodotti e questo è potenzialmente uno di quei sistemi: pensate solo alle difficoltà tecniche e burocratiche che tante case automobilistiche e aziende fornitrici di corrente stanno incontrando per espandere la rete di ricarica elettrica, quanto tempo potrebbe passare prima che Ford riesca a sviluppare e installare in modo diffuso questo sistema di ricarica? Impossibile darsi una risposta, sicuramente in futuro vedremo sistemi di collegamento alla rete elettrica più automatici rispetto a quelli che abbiamo oggi, ma la strada è ancora lunga.