Ho approfittato del periodo di fine anno e qualche viaggetto già programmato per provare la Ford Kuga PHEV, un SUV in grado di offrire un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni, concentrandosi maggiormente sull’usabilità ed esperienza di guida, piuttosto che perdersi nell’uso di materiali o finiture particolarmente pregiate che fanno solo (e in alcuni casi inutilmente) lievitare il prezzo.
Kuga parte da un prezzo di circa 30mila euro, in configurazioni ST Line (c’è anche la versione ST Line X che offre ulteriori accessori). Nel mio caso, essendo una motorizzazione Plug-in Hybrid da 225 cavalli, il prezzo della versione ST Line sale fino a 45mila euro, per poi scendere nuovamente di circa 10mila euro come “prezzo in promozione”, che può essere verificato direttamente dal configuratore online di Ford. Insomma, potrete avere Kuga a un prezzo interessante, soprattutto considerando quello che offre. Vediamo quindi cosa mi è piaciuto, e cosa meno, di questo SUV.
Cosa apprezziamo
Qualità degli interni
Iniziamo con un punto negativo, ma non troppo. Come ho accennato, Ford guarda più alla sostanza e meno all’apparenza. Negli interni di Kuga, cosa che si può dire anche di altri modelli Ford a meno di allestimenti speciali, c’è sempre un po’ troppa plastica stampata “vecchio stile”, e oggi si nota più di ieri considerando che molti produttori non fanno diversamente ma anziché usare plastica nera con una trama similpelle abbinano differenti colori e usano nuove trame. Il risultato, all’atto pratico, è lo stesso, ma la sensazione è di avere per le mani qualcosa di più prezioso.
Quanto appena detto è però in netto contrasto con la qualità dell’assemblaggio, che convince. L’auto provata non era propriamente nuova, il contachilometri misurava già più di 10mila chilometri, e devo dire che le auto stampa non sono mai trattate con i guanti. Nonostante ciò, l’assemblaggio era solido, nessuno scricchiolio, anche spingendo e tirando le varie parti.
Disposizione dei comandi
Dopo molte prove di auto che cercano di delineare il futuro, eliminando più pulsanti possibili o inventandosi nuovi modi per interagire, con Kuga si torna un po’ più con i piedi per terra, con tanti pulsanti sparsi qua e là. Non è stato così spiacevole, anzi, forse le auto moderne di oggi dovrebbero trovare un buon bilanciamento tra vecchio e nuovo per essere in grado di offrire la massima ergonomia. Ford raggruppa i vari comandi in maniera molto fruibile. Tutti i controlli della climatizzazione sono in un punto, così come quelli della guida autonoma o quelli per interagire con l’infotainment. Insomma, non c’è niente da scoprire, tutto lo si trova dove dovrebbe essere.
Cosa non apprezziamo
Infotainment, tra vecchio e nuovo
Il sistema di infotainment di Kuga, che è poi lo stesso presente su molte Ford, è un mix di vecchio e nuovo. Il nuovo è rappresentato dalla compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, il vecchio da tutto il resto. La grafica è un po’ troppo vecchio stile, e ciò vale anche per il cruscotto; nonostante sia tutto digitale, è stato ripreso un design molto tradizionale, quasi monocromatico, dove il nero è stato sostituito dal blu. Forse è il momento di osare un po’ di più sotto questo punto di vista e “svecchiare” un po’ il marchio.
Come si guida
Comfort di guida
Kuga si guida bene. La posizione di guida è alta e rilassata, i supporti per le braccia sono nel punto dove dovrebbero essere, tutti i comandi sono facilmente raggiungibili e non dovrete mai fare movimenti esasperati per interagire con l’auto e la guida.
La manopola tonda per le marce è comoda da usare, lo sterzo è sufficientemente preciso (ma morbido), gli ammortizzatori si comportano abbastanza bene sulle asperità del terreno e tutto fila liscio. Non viene voglia di schiacciare su Kuga, nonostante i 225 cavalli della motorizzazione che ho provato. Ci si vuole sedere e rilassarci, anche perché, probabilmente, se si cerca un altro tipo di guida non lo si cerca di un’auto come questa.
La guida ibrida
Se dovessi acquistare una Kuga, non acquisterei la versione PHEV provata, semplicemente perché la quantità di chilometri che potrete fare in full electric è limitata a circa una cinquantina di chilometri, che possono fare la differenza se abitate in città ma che si consumano troppo velocemente se abitate fuori città.
La guida ibrida è un po’ troppo severa nel modo in cui utilizza la parte elettrica, limitando a velocità molto basse e solo quando si dosa molto bene l’acceleratore - potrete solo sfiorarlo. Il metodo migliore di guidare Kuga è portarla a una velocità di crociera, tra i 50 e i 70 chilometri orari circa, rilasciare l’acceleratore e poi premerlo nuovamente in maniera lieve, così da usare la batteria dell’ibrido per veleggiare. Ma non è semplice e la mancanza della possibilità di agire su un cambio (è un CVT), non permette nemmeno di abbassare i giri del motore facilmente. Vi ritroverete quindi con un rapporto troppo basso sperando che cambi, mentre l’unica alternativa che avrete sarà aumentare un po’ la velocità.
Insomma, a volte si ha la sensazione di stare consumando più carburante del necessario.
I consumi
I consumi non sono così male, in modalità totalmente ibrida, in ciclo extraurbano, arriverete anche attorno ai 18/19 chilometri al litro, mentre in ciclo consumerà un po’ di più. Tuttavia se non avrete un piede leggero, difficilmente vedrete questi numeri, e se vorrete usare il motore termico per ricaricare la batteria, con l’apposita modalità raggiungibile da un pulsante sul tunnel centrale, non salirete sopra i 15 chilometri al litro, ad essere ottimistici.
Chi dovrebbe acquistare Kuga
Oggi acquisterei Kuga (non nella motorizzazione Plug-in, a meno che abitassi in città) se cercassi un’auto tuttofare, comoda e spaziosa. È comoda per viaggiare, è valida per portare il cane, per fare la spesa, per uscire in compagnia. Non è un’automobile che acquisterei per un piacere di guida sportivo o per mostrarla agli amici. È un’automobile che si focalizza totalmente sulla sostanza e sulla praticità.