Abbiamo già recensito diversi modelli di eBike Fiido, produttore cinese che ha modelli per ogni esigenza, dalla super compatta Fiido L3, passando per la fat bike M1 Pro fino alla più classica D1.
L’ultima nata, Fiido X, è probabilmente la city eBike più interessante sviluppata fino ad ora, poiché non solo offre un sistema di alimentazione innovativo, ma è anche perfettamente legale. Cerchiamo di spiegare meglio quest’ultima affermazione: la legge italiana, per le biciclette elettriche, prevede l’impiego di un motore dalla potenza massima di 250 watt e la velocità massima limitata a 25 km/h. Qualunque eBike che superi queste caratteristiche non può circolare sulle strade in cui vige il codice stradale, bensì dovrebbe essere unicamente utilizzabile in contesti privati o, comunque, in zone dove non valgono le norme sopra citate. In alternativa, è possibile circolare con mezzi che hanno caratteristiche superiori ma dovrebbero essere trattati alla stregua dei ciclomotori, quindi targate, usate con il casco, necessità di assicurazione, non possono circolare nelle ZTL, etc.
Abbiamo usato il condizionale poiché nonostante crediamo sia importante ricordare le norme, come facciamo in ogni prova di eBike, riteniamo altrettanto fondamentale raccontare la realtà. Molti modelli di eBike oggi disponibili, soprattutto i modelli più economici, hanno caratteristiche compatibili con le norme italiane se non fosse per la presenza di un acceleratore, vietato dalla legge. Molti utilizzatori hanno deciso di ignorare questo dettaglio e scendere ugualmente in strada con queste eBike, ma se siete tra quelli che hanno esitato fino ad ora alla ricerca di una eBike che non costasse un occhio della testa ma che fosse totalmente legale, allora Fiido X potrebbe essere la scelta che fa per voi.
Ricapitolando velocemente le caratteristiche, Fiido X è una eBike compatta, con telaio in lega di magnesio, motore da 250 watt (c’è anche il modello con motore da 350 watt per i paesi che lo permettono), velocità massima di 25 km/h, luce anteriore e posteriore, cambio a sette rapporti e freni a disco, davanti e dietro.
Il telaio in lega di magnesio pesa circa 3 kg, ma il motore, la batteria e tutto il resto contribuisce a un peso totale di poco meno di 20 kg, un peso in linea con quello di altre biciclette. Non è tanto ma nemmeno poco, quindi riuscirete a caricarla in auto o su un mezzo pubblico senza particolari problemi, ma non è consigliabile uno spostamento su lunghe distanze. Ripiegata su se stessa occupa un volume di circa 80 x 80 cm, per una larghezza di 35 cm, quindi è compatibile con qualsiasi bagagliaio. Per ripiegarla dovrete abbassare il sellino, ribaltare il manubrio e ripiegare il telaio su sé stesso, agendo su un solo gancio. È un’operazione semplice e alla portata di tutti.
La batteria è inserita nel canotto della sella, molto lungo e di notevole dimensione. Abbiamo già visto questa soluzione sulla Fiido D11, ma ora il concetto di alimentazione si è evoluto, infatti, non sarà necessario collegare un cavo, bensì sarà il gancio che stringe e blocca il canotto a funzionare da connettore. In pratica, dopo aver inserito il tubo della sella nell’apposito alloggiamento, per fissarlo dovrete agire su un gancio che non solo blocca il tubo come una morsa, ma innesta dei connettori all’interno di una guida, chiudendo fisicamente il contatto elettrico. L’unico svantaggio di questa soluzione è un’altezza minima e massima a cui potete alzare o abbassare la sella, che comunque non dovrebbe limitarne l’uso. Fiido indica infatti un’altezza minima della sella, da terra, di 84 cm e una massima di 109 cm, compatibile con persone di statura dai 155 ai 200 cm.
Proprio dietro alla sella, in prossimità del gancio che blocca e innesta i contatti, è presente un tastierino numerico che serve per sbloccare la sella; infatti, una volta inserito il canotto nell’apposito alloggiamento verrà assicurato da un lucchetto per evitare che qualcuno possa “rubare” la batteria / sella. Il tastierino numerico serve anche per accendere la bicicletta: accendete l’alimentazione, inserite il pin che avrete scelto e cliccate sul tasto di accensione, e successivamente potrete iniziare a pedalare. L’accensione del piccolo computer di bordo a manubrio vi indicherà l’operatività della bicicletta.
Il computer di bordo e le modalità operative sono comuni ad altre eBike Fiido e, in generale, a molte altre biciclette elettriche. Avrete a disposizione tre modalità di guida, differenziate unicamente dalla velocità massima raggiungibile, o meglio la massima velocità in cui il motore elettrico supporterà la pedalata. A cambiare è l’intervento del motore elettrico poiché Fiido X è dotata di un sensore di coppia, molto reattivo, in grado di identificare la forza applicata ai pedali e fare intervenire il motore elettrico con la massima rapidità. È una differenza che si sente immediatamente, dal primo momento in cui salirete in sella; appena iniziate a pedalare il motore elettrico interviene, ciò comporta partenze sprint e maggior supporto durante le salite. La mancanza dell’acceleratore, comodo durante le partenze e nei cambi di pendenza, in questo caso è superfluo.
Fiido parla di un’autonomia massima di 130 km. Non possiamo confermare questa autonomia e la stagione invernale non è particolarmente comoda per constatare questo dato, ma dopo diverse decine di chilometri passati in sella - nonché l’esperienza con altri modelli - possiamo dire che è possibile raggiungere questa distanza unicamente con la pedalata assistita al livello più basso, quindi con il minimo intervento del motore. Al secondo o terzo livello, quindi con velocità massime - che spesso corrispondono a quelle di crociera per molti chilometri, a circa 20 e 25 km, la strada massima percorribile dovrebbe attestarsi tra gli 80 e i 100 chilometri di percorrenza.
Fiido X è disponibile in pre-ordine sul sito ufficiale ad un prezzo scontato di poco meno di 1.400 euro, le prime spedizioni sono previste per il mese di febbraio. Aggiorneremo l'articolo non appena l'eBike sarà disponibile anche su Amazon.