Fiido Air, sembra una bicicletta normale, ma è elettrica | Test & Recensione
La Fiido Air è una ebike di nuova generazione dalla discreta guidabilità e con un'autonomia compresa tra gli 80 e i 100 km
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
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Pro
- Peso
- Estetica
- Pedalata fluida
- Si usa come una bicicletta tradizionale
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Contro
- Trasmissione monomarcia (non adatta a grandi salite)
- Nessun display
- Mancano vari accessori di serie (anche il cavalletto)
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto

Fiido Air
La Fiido Air è una e-bike urbana ultraleggera, pensata per chi cerca un mezzo elettrico agile senza troppi fronzoli. Pesa solo 13,75 kg, un risultato ottenuto grazie all’ampio utilizzo della fibra di carbonio per il telaio e altri componenti strutturali. Con una singola carica potrete raggiungere gli 80 km di autonomia, e ciò la rende adatta sia agli spostamenti quotidiani sia a tragitti più lunghi. Il design è moderno ed essenziale, con linee pulite che ricordano una bici da corsa tradizionale più che una pesante e-bike: cavi nascosti alla vista, batteria integrata nel telaio e assenza di display sul manubrio le conferiscono un aspetto minimalista e raffinato. Questo approccio stilistico le è valso anche un riconoscimento importante, il Red Dot Award 2024, a testimonianza di un’estetica curata e innovativa. Vediamo meglio come è fatta e come è andata la nostra prova.
Come è fatta
Osservando da vicino la Fiido Air, colpisce immediatamente la cura costruttiva e la scelta dei materiali. Il telaio – insieme alla forcella, al manubrio e al reggisella – è realizzato in fibra di carbonio, soluzione che garantisce non solo peso contenuto ma anche robustezza e capacità di assorbire vibrazioni. La geometria del telaio ha una classica forma a diamante, conferendo alla bici un’eleganza sportiva simile a quella di una bici da corsa tradizionale. Tutti i cavi sono instradati internamente al telaio per un colpo d’occhio estremamente pulito: nulla disturba le linee essenziali della bici, tanto che da distante potrebbe scambiarsi per una bici muscolare qualsiasi. Anche la batteria agli ioni di litio – da 208,8 Wh di capacità – è nascosta all’interno del tubo obliquo, completamente integrata nella struttura.
In questo modo non solo si protegge la batteria, ma si mantiene un’estetica uniforme e priva di rigonfiamenti o componenti sporgenti. L’assenza di un display tradizionale sul manubrio contribuisce ulteriormente al look minimal: gli unici indizi della natura elettrica della Fiido Air sono due piccoli pulsanti sul telaio (uno dei quali funge da sensore di impronte digitali per lo sblocco). Per monitorare velocità, modalità di assistenza e altri dati, Fiido ha scelto una strada insolita: fornire uno smartwatch dedicato (Fiido Mate), che funge da cruscotto esterno, oppure un’app per smartphone. Questa soluzione “displayless” lascia il cockpit della bici pulito e libero da schermi, in linea con la filosofia essenziale del design.
Dal punto di vista meccanico ed elettronico, la Fiido Air adotta componenti di qualità orientati a una bassa manutenzione e ad alte prestazioni nel contesto urbano. La trasmissione è a cinghia dentata in carbonio al posto della catena tradizionale: questo significa niente olio, niente vestiti sporchi di grasso e una longevità maggiore del sistema, a fronte però di un’impostazione monomarcia (un solo rapporto) che semplifica la meccanica. La scelta di avere una sola velocità è coerente con l’uso urbano pianeggiante, ma rappresenta un compromesso: rinuncia ai cambi per ridurre peso e manutenzione, confidando sull’assistenza elettrica per affrontare le pendenze. Il motore elettrico è integrato nel mozzo posteriore: un’unità da 250 W di potenza nominale (con coppia di picco intorno ai 35 Nm) gestita da un sensore di sforzo Mivice. In pratica, l’assistenza alla pedalata si attiva in modo progressivo e reattivo grazie al sensore di coppia sul movimento centrale, offrendo un feeling naturale e silenzioso – il motore emette solo un leggero ronzio al massimo della spinta.
Si possono selezionare tre livelli di assistenza (PAS) che modulano la potenza erogata e la velocità massima assistita (fino a 25 km/h, conforme ai limiti di legge per la circolazione senza targa). Sul fronte ciclistico tradizionale, troviamo freni a disco idraulici Shimano BR-MT410 sia all’anteriore che al posteriore, che assicurano un’ottima potenza di arresto e modulabilità in frenata. I cerchi da 28 pollici montano pneumatici Kenda da 40 mm di sezione, piuttosto larghi per una city bike: hanno un battistrada quasi da gravel leggero, scelta che privilegia il comfort su sanpietrini e strade sconnesse, offrendo anche un aspetto grintoso alla bici. Dettagli come la sella Velo dal profilo snello ma confortevole e i fanali LED integrati (anteriore e posteriore) completano la dotazione. Nel complesso, la Fiido Air appare ben costruita, con soluzioni tecniche innovative inserite in un pacchetto estetico di alto livello: una sintesi di tecnologia e design votata alla praticità urbana.
Prova d'uso
Su strada la Fiido Air conferma molte delle promesse fatte sulla carta. Fin dai primi metri si apprezza la sua agilità: il peso ridotto e la geometria azzeccata la rendono reattiva e maneggevole nel traffico cittadino, permettendo di zigzagare tra le auto e affrontare curve con sicurezza. Il telaio leggero in carbonio e l’assenza di inerzia eccessiva fanno dimenticare di guidare una bicicletta a pedalata assistita: la sensazione in sella è quella di una bici tradizionale, con il vantaggio di un sostegno “invisibile” quando si spinge sui pedali.
L’erogazione del motore infatti è molto fluida e silenziosa, merito del sensore di coppia ben tarato e della trasmissione a cinghia: l’assistenza entra in azione senza strappi non appena si imprime forza sui pedali, regalando partenze rapide al semaforo ma senza disturbare con rumori meccanici o vibrazioni anomale. Il risultato è che la guida risulta divertente e naturale, con una pedalata sempre leggera ma che lascia comunque il controllo totale al ciclista. Anche quando l’assistenza si interrompe (raggiunti i 25 km/h previsti dalla normativa), la Fiido Air continua a scorrere bene: pedalare “a motore spento” non è affatto un problema, dato che ci si ritrova pur sempre su una bicicletta di poco più di 13 kg priva di attriti significativi. Questo aspetto la differenzia dalle e-bike più pesanti, dove senza assistenza il peso si fa sentire; qui invece, se la batteria si esaurisce o si decide di non usare l’elettrico, la Fiido si comporta come una gradevole bici muscolare, caratteristica cruciale per chi vuole continuare a pedalare anche oltre l’assistenza.
Sul pavé, sulle buche e in generale sulle strade imperfette delle città, la Fiido Air offre un buon comfort considerando che è una bici priva di sospensioni. Il merito va sia ai pneumatici da 40 mm, che possono lavorare a pressioni non troppo elevate smorzando parte delle vibrazioni, sia al telaio in carbonio che assorbe gli urti meglio di un equivalente in alluminio. La posizione di guida è leggermente sportiva: il manubrio relativamente basso e avanzato ricorda l’impostazione di una bicicletta da corsa o da gravel, invitando a mantenere un assetto aerodinamico. Questo posizionamento aggressivo può richiedere un po’ di abitudine per chi proviene da bici da città dal manubrio alto, e su percorsi molto lunghi potrebbe affaticare polsi e schiena se non si è allenati.
Tuttavia, per tragitti urbani medi (diciamo nell’ordine di qualche decina di minuti) risulta efficiente e non scomodo, complice la sella ben conformata e l’ergonomia generale pensata per un uso commuter sportivo. Nei nostri test su percorsi misti urbani, la Fiido Air si è dimostrata stabile e prevedibile: anche affrontando discese moderate la combinazione di telaio rigido e freni potenti trasmette sicurezza, e in frenata l’impianto Shimano si è rivelato modulabile, fermando la bici in spazi ridotti senza scompensi.
Solo dando una strizzata molto brusca al posteriore si può far bloccare (e derapare leggermente) la ruota, indice che la potenza non manca. In assenza di cambio, sulle salite molto ripide occorre affidarsi completamente al motore e alla forza delle gambe: con 35 Nm di coppia massima e un solo rapporto disponibile, la Fiido Air non è progettata per scalare montagne, e sulle pendenze oltre il 10% si iniziano a sentire i limiti del sistema. Nelle normali salitelle cittadine o cavalcavia, però, riesce a dare una mano sufficiente a superarle senza fiatone, purché ci si alzi un po’ sui pedali e si impieghi la modalità di assistenza più alta. Va ricordato che la natura single-speed semplifica sì la bici, ma richiede al motore di compensare la mancanza di rapporti: in pianura e falsopiano questo avviene egregiamente, mentre sui percorsi collinari la Fiido Air mostra qualche comprensibile affanno.
Per quanto riguarda l’autonomia reale, come spesso accade, i valori dipendono dallo stile di guida e dal percorso. I 80 km dichiarati sono ottenibili verosimilmente solo in condizioni ottimali (andatura moderata, assistenza bassa, terreno pianeggiante e ciclista leggero). Nell’uso quotidiano urbano, alternando la modalità Normale e Sport dell’assistenza, possiamo aspettarci circa 60 km di percorrenza con una carica, valore che può scendere a circa 45-50 km sfruttando sempre la massima assistenza su percorsi impegnativi. Si tratta comunque di un risultato ragguardevole per una batteria così compatta (208 Wh); inoltre è disponibile la possibilità di collegare una seconda batteria esterna aggiuntiva sul telaio, offerta da Fiido come optional, che in pratica raddoppia l’autonomia per chi ha bisogno di coprire distanze davvero lunghe. I tempi di ricarica si aggirano su qualche ora (circa 4-5 ore per un ciclo completo), dunque in una notte la bici torna pronta all’uso. Nel corso della nostra prova non abbiamo rilevato cali significativi nelle prestazioni man mano che la batteria si scaricava: l’erogazione resta costante fino agli ultimi chilometri, dopodiché l’assistenza cala progressivamente per avvisare che è il momento di ricaricare.
Sul fronte della facilità d’uso, la Fiido Air offre spunti interessanti ma anche qualche criticità legata alle sue soluzioni hi-tech. Cominciamo dai punti di forza: l’accensione con impronta digitale è risultata comoda e immediata – un semplice tocco sul sensore e la bici si sblocca, pronta a partire, senza bisogno di chiavi fisiche o codici. Questo sistema ha funzionato bene nella maggior parte delle situazioni, anche se va segnalato che sotto la pioggia battente il lettore di impronte può perdere efficacia (con mani bagnate o sensore bagnato abbiamo dovuto ripetere il tentativo, e in casi estremi potrebbe essere necessario ricorrere all’app).
La connettività tramite smartwatch Fiido Mate e app dedicata è un aspetto peculiare: l’idea di fondo di eliminare il display fisso e rendere questa bici molto più tradizionale è interessante, ma nell’uso pratico ha mostrato dei limiti. Lo smartwatch in dotazione funge sì da cruscotto mostrando velocità, livello batteria e modalità assistenza, ma la sua interfaccia è molto semplificata e non è all’altezza della bicicletta. Anche l’app per smartphone è forse troppo semplice. Per esempio, alcune funzioni come il blocco/sblocco elettronico della bici, l’attivazione delle luci o l’antifurto GPS (se presente) richiedono di passare dall’app, e se questa non dovesse connettersi immediatamente o avesse bug, l’esperienza d’uso ne risente. Durante la nostra prova, l’abbinamento iniziale dello smartwatch e del telefono con la bici ha richiesto qualche minuto e un aggiornamento firmware. Una volta impostato, però, siamo riusciti a usare la Fiido Air anche senza interagire continuamente con dispositivi esterni: in pratica, si può accendere col dito, scegliere la modalità di assistenza preimpostata (la bici ricorda l’ultima utilizzata) e pedalare. Se non interessa avere sotto occhio velocità e dati, si può quasi dimenticare l’app, godendosi la pedalata assistita in semplicità. Tuttavia, chi ama avere tutto sotto controllo o vuole registrare le proprie performance, potrebbe trovare limitante l’assenza di un display integrato e frustrante dover dipendere da un ulteriore gadget da polso.
Infine, segnaliamo che la bici non viene fornita di serie con parafanghi, portapacchi e nemmeno cavalletto: sono disponibili attacchi dedicati sul telaio (segno che il produttore li ha previsti), ma questi accessori vanno acquistati a parte. Nelle giornate di pioggia o per un utilizzo commuter casa-lavoro, i parafanghi diventano quasi indispensabili, quindi va messo in conto un investimento aggiuntivo e un’installazione aftermarket. Nulla da dire invece sull’assemblaggio iniziale: il montaggio out-of-the-box è risultato semplice e in gran parte già effettuato (basta riallineare manubrio e montare pedali), anche se un controllo generale a viti e tensione della cinghia è consigliabile.
Verdetto
La Fiido Air rappresenta un approccio innovativo alle biciclette elettriche urbane, mettendo sul piatto una serie di vantaggi notevoli. Il primo, evidente a chiunque la sollevi, è la sua straordinaria leggerezza: attorno ai 14 kg per una e-bike full-size è un valore che pochi concorrenti possono vantare.
Questo, unito al telaio in carbonio e alla componentistica di buon livello, la rende facile da trasportare (su per le scale, sui mezzi pubblici o caricata in auto) e agile nella guida. In marcia, ha convinto per la pedalata naturale e silenziosa, merito del sistema a cinghia e del sensore di sforzo ben calibrato, che offrono un’assistenza progressiva e intuitiva senza strappi. L’estetica curata è un altro punto di forza: linee minimaliste e pulite che nascondono la vera natura elettrica del mezzo, ideale per chi ama la discrezione e non vuole attirare troppo l’attenzione o semplicemente apprezza il bel design.
L’Air scorre bene su diversi tipi di terreno urbano e offre comfort sufficiente anche su fondi sconnessi, grazie ai pneumatici generosi e alle proprietà smorzanti del carbonio. Di notte, la presenza dei fanali integrati aumenta la sicurezza senza bisogno di accessori aggiuntivi. In sintesi, i punti di forza di Fiido Air sono la maneggevolezza, la portabilità, la silenziosità e uno stile unico, oltre a un’esperienza di guida appagante per chi cerca un’elettrica che si comporti il più possibile come una bici tradizionale.
D’altro canto, la Fiido Air presenta anche alcuni compromessi da tenere in considerazione. La scelta di una trasmissione monomarcia con motore da 35 Nm significa che in forte pendenza il ciclista deve metterci del suo: non è la e-bike più adatta se il tragitto quotidiano prevede molte salite ripide, dove una marcia unica può risultare impegnativa da spingere. Allo stesso modo, l’assenza di un display integrato e la dipendenza dall’app/smartwatch dedicato potranno non piacere a tutti: benché funzionale, questa soluzione digitale è apparsa un po’ immatura e macchinosa (l’app mobile è migliorabile e lo smartwatch fornito è piuttosto basico). Nulla che infici la capacità della bici di portarti a destinazione, ma l’interazione tecnologica con il mezzo non è “user-friendly” quanto potrebbe essere. Anche l’equipaggiamento di serie potrebbe risultare scarno per l’utenza urbana: dover acquistare a parte elementi come parafanghi, cavalletto o portapacchi è un peccato, considerando l’ottica commuter del prodotto.
In conclusione, vogliamo premiare la Fiido Air con il nostro Award perché nonostante alcuni chiari difetti, si propone come un’alternativa elettrica diversa da tutte le altre che piacerà a chi vuole una bicicletta minimalista, leggera, che sembra e si usa come una bicicletta muscolare, ma che nasconde motore e batteria nella scocca.
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