Il 2023 segna il ritorno di un nome storico per l’automobilismo italiano, quello della Topolino; non un progetto del tutto nuovo, ma un modello gemellato con la Citroen Ami e la Opel Rocks-e (tutti marchi del gruppo Stellantis).
Qualcuno potrebbe storcere il naso all’idea di utilizzare un nome tanto iconico su di un quadriciclo elettrico il cui progetto originale non è neppure Fiat, ma l’idea di fondo che portò alla realizzazione della Topolino del 1930 e quella dietro la Ami del 2020, sono davvero simili, nonostante le separino 90 anni.
La Fiat 500 (questo il nome ufficiale del modello) prese vita dalla richiesta del Governo italiano di creare un’automobile economica e alla portata di tutti, che potesse soddisfare l’inderogabile necessità di motorizzare gli italiani. Fino a quel momento, possedere un’automobile era possibile solo alla classe più abbiente, visti i costi di acquisto e mantenimento delle vetture di grossa cilindrata diffuse nei primi del ’900.
Per accontentare la richiesta, furono portati avanti due progetti paralleli: il primo, sfruttava gli standard tecnologi già presenti in Fiat, mentre il secondo, del tutto nuovo, fu affidato ad Oreste Lardone. Quest'ultimo aveva le idee chiare: la nuova automobile avrebbe dovuto avere un motore bicilindrico di 500 cm³ raffreddato ad aria, ed essere dotata di trazione anteriore e di quattro posti. Il primo prototipo realizzato, prese fuoco appena uscito dalla fabbrica e Lardone venne bandito, così come la trazione anteriore dalle Fiat successive.
Il progetto passò così nelle mani del promettente Dante Giocosa, un giovane ingegnere che aveva contribuito alla progettazione della Balilla. Proprio partendo da questo modello, Giocosa realizzò una sorta di copia in scala ridotta. Per contenere i pesi ed i costi di produzione, mise a punto brillanti soluzioni, come il posizionamento del radiatore sopra il motore per risparmiare la pompa dell’acqua o l’alimentazione della benzina a gravità, eliminando così la pompa dell’alimentazione. La 500 è stata anche la prima vettura del marchio torinese a non presentare strutture in legno a sostegno della carrozzeria, che era invece in lamiera stampata e ripiegata su se stessa in modo da creare essa stessa una struttura di supporto, durevole nel tempo.
Il nome Topolino fu scelto cavalcando il successo dell’omonimo personaggio della Disney, ma non fu mai ufficialmente adottato proprio per problemi di diritti d’autore, sebbene sia sempre stata chiamata così da tutti, fin dal suo esordio.
Anche la Ami è stata realizzata esattamente con l’intento di rendere un mezzo elettrico alla portata di tutti. Per farlo, sono state adottate, anche in questo caso, soluzioni inesplorate, come la progettazione degli elementi simmetrici (frontale e posteriore, così come i due sportelli, sono esattamente gli stessi pezzi), realizzati in materiale riciclabile.
Dimensioni
Come la progenitrice, la nuova Topolino ha dimensioni molto contenute, rispetto alle misure medie degli altri veicoli, perché si tratta di un quadriciclo elettrico leggero, classificato come ciclomotore. È pensata proprio per l'uso cittadino, e le sue dimensioni ridotte si sposano perfettamente con l'idea di praticità e maneggevolezza ideali per l'area urbana.
La vettura misurerà soltanto 2,40 metri di lunghezza, 1,39 metri di larghezza e 1,52 metri di altezza. Il passo ridotto le permetterà di compiere una inversione completa in soli 7 metri (per dare un riferimento, ad una Smart ne servono 8).
Abitacolo
Non più quattro posti ma due, inevitabile visto che si tratta di un quadriciclo leggero. Nonostante le dimensioni compatte, l’abitabilità è buona. Lo sappiamo perché conosciamo già la Ami. Molto intelligente il posizionamento disassato dei sedili, che lascia più spazio agli occupanti.
Non mancano neppure il vano per la spesa, grazie al piccolo bagaglio di 64 litri, raggiungibile dall’interno. Il cruscotto digitale fornisce informazioni sullo stato della batteria, ed è corredato da numerosi i vani porta oggetti. Non sono presenti altri sistemi multimediali o l’autoradio, tutti facilmente sostituibili da qualsiasi smartphone, posizionabile nell’apposito supporto fornito di porta USB per la ricarica. L’allestimento base probabilmente includerà i fari a LED, un tetto apribile in tela che, rispetto la cugina francese, dovrebbe garantire una migliore abitabilità nei mesi più caldi.
Sicurezza
La nuova Fiat è anch'essa dotata di un telaio tubolare stabile e robusto, che trasmette sicurezza e sopperisce l’assenza di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Non sono presenti ESP, Airbag o frenata automatica di emergenza, ma trattandosi di una vettura pensata per l’uso cittadino, grazie alla solida struttura, resta sempre la più sicura tra i quadricicli attualmente sul mercato.
Batteria e garanzia
La Topolino è esclusivamente elettrica, e le dotazioni sono le stesse della Citroen da cui deriva. A spingerla, un motore di potenza contenuta, per essere guidata da tutti i possessori di patente AM e superiore, che è alimentato da una batteria agli ioni di litio di 5,5 kWh. La potenza di 8 CV permette di raggiungere la velocità massima autolimitata di 45 km/h. Il cambio è mono marcia e la trazione posteriore. La batteria, posizionata nella parte inferiore della vettura può essere ricaricata in sole 3 ore con corrente domestica a 3 kW, e l’autonomia dichiarata dal produttore è di 75 km. Sempre facendo riferimento ai dati disponibili per la versione già sul mercato, la nuova Topolino dovrebbe essere coperta da due anni di garanzia, mentre per la batteria saranno essere ben otto.
Prezzo
Seguendo il principio che accomuna la nuova alla vecchia Topolino, si può ipotizzare un prezzo relativamente contenuto. Potrebbe aggirarsi attorno ai 7.600 € di listino, e probabilmente non mancheranno varie opzioni di acquisto. Ad esempio, per la Citroen sono disponibili diverse formule in leasing a partire da circa 20 euro/mese; con un canone altamente personalizzabile che può arrivare anche ad una durata di 48 mesi. Inoltre grazie agli incentivi statali e alla possibilità di rottamazione, si potrà probabilmente acquistare la piccola di casa Fiat con poco meno di 6.000 €.
Incentivi
La Topolino rientra nella categoria L6e, avente diritto agli ecobonus, ovvero ai contributi messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per l'acquisto di veicoli non inquinanti. Per questa particolare categoria, il contributo è rivolto soltanto alle persone fisiche che intendono acquistare veicoli elettrici e la richiesta sarà carico del venditore. Gli sconti saranno pari al 30% sul prezzo di listino, fino a una cifra massima di 3.000 €; mentre in caso di rottamazione, lo sconto salirà al 40% della spesa complessiva, fino a una cifra massima di 4.000 €.
Perché comprarla
Per chi ha necessità di spostarsi all'interno di un ambito urbano, e soprattutto per chi vive in grandi città in cui le ZTL sono sempre più restrittive, la Topolino sarà il mezzo ideale per entrare nel mondo mobilità elettrica. È più pratica di una citycar in quanto più piccola, e più sicura di uno scooter perché dà una protezione dalle intemperie. Il costo contenuto (soprattutto in caso di bonus e rottamazione) e le dimensioni ridotte che garantiranno facilità di parcheggio, unite alla buona abitabilità, la rendono un mezzo ideale per tutti, dai 14enni con patente AM ai professionisti. E in ultima istanza, per fregiarsi di possedere una Fiat Topolino.