Ferrari 296 Speciale: il non plus ultra

Più potenza, più aerodinamica, più stile, più velocità: la Speciale è la somma dell'esperienza Ferrari in qualunque campo tecnico

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a cura di Tommaso Marcoli

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Sarà difficile andare oltre, anche per loro. Non sarà scontato proporre qualcosa che offra di più, vada più forte, sia più potente e interpreti ancor di più i concetti di sportività e prestazione. Anche in termini di stile questo, sembra, il compendio di un'esperienza che ha radici nella Storia del motorsport e dell'automobilismo: bellezza in funzione della velocità. Maranello ha svelato la sua ultima creazione, la 296 Speciale, berlinetta ibrida plug-in a motore centrale posteriore che si inserisce nella prestigiosa dinastia delle versioni speciali Ferrari. Seguendo le orme di icone come la Challenge Stradale, 430 Scuderia, 458 Speciale e 488 Pista, la 296 Speciale si propone come il nuovo punto di riferimento per il puro divertimento al volante. Questa vettura non si limita a migliorare le già notevoli prestazioni della 296 GTB, ma introduce una sensazione di guida predittiva e intuitiva, pensata per chi cerca un'esperienza senza eguali. 

Strapotere ibrido

Il cuore pulsante della 296 Speciale è un'evoluzione del V6 biturbo a 120° abbinato a un motore elettrico. Complessivamente, il sistema ibrido plug-in eroga la strabiliante potenza di 880 cavalli, ben 50 in più rispetto alla 296 GTB, stabilendo un nuovo record per una Ferrari a trazione posteriore. Il motore termico da solo raggiunge i 700 cavalli (come sulla 296 challenge), grazie a soluzioni derivate dalle competizioni, come bielle in titanio, pistoni rinforzati e un albero motore alleggerito.

Anche il motore elettrico è stato potenziato, erogando 180 cavalli nella nuova modalità "extraboost". Questa potenza aggiuntiva ha permesso di affinare la logica del cambio DCT a otto rapporti, riducendo i tempi di cambiata grazie a una maggiore coppia elettrica applicata durante la transizione tra le marce. Il sound del V6, già distintivo, è stato ulteriormente affinato per qualità, intensità e spazialità, grazie a nuovi convogliatori sonori e un sistema brevettato che porta le note del motore direttamente nell'abitacolo.   

Aerodinamica da competizione

L'aerodinamica della 296 Speciale è stata oggetto di uno sviluppo meticoloso, attingendo a piene mani dall'esperienza nelle corse, in particolare dalla 296 Challenge. Il risultato è un carico verticale di 435 kg a 250 km/h, un incremento del 20% rispetto alla 296 GTB. Soluzioni innovative come l' "aero damper" sul cofano anteriore, che collega fondo e cofano per ottimizzare l'effetto suolo, e le derive verticali sul paraurti posteriore con "side wings" integrate, lavorano in sinergia con lo spoiler attivo posteriore.

Quest'ultimo vanta una nuova logica di attuazione più rapida e introduce una posizione intermedia "Medium Downforce" per migliorare la stabilità alle alte velocità. Anche il diffusore posteriore e il fondo vettura sono stati ridisegnati per massimizzare l'estrazione dei flussi d'aria e il carico generato. Il frontale presenta uno splitter più aggressivo e feritoie ("louvre") sul cofano per ridurre la pressione nei passaruota.  

Una guida esaltante

La riduzione del peso è stata una priorità assoluta nello sviluppo, ottenendo un alleggerimento di 60 kg (di cui 20 kg recuperati dagli interni) rispetto alla 296 GTB, per un peso a secco di 1410 kg. Questo risultato è stato raggiunto grazie all'uso estensivo di fibra di carbonio per carrozzeria e interni e leghe di titanio per componenti del motore. Il rapporto peso/potenza scende così a 1,60 kg/cv, un valore record. Per esaltare ulteriormente la dinamica, l'assetto è stato rivisto con molle e ammortizzatori Multimatic dedicati (derivati dalla 296 GT3), molle in titanio e un'altezza da terra ridotta di 5 mm, diminuendo il rollio del 13%.

L'ultima versione del controllo ABS Evo garantisce maggiore precisione e ripetibilità della frenata. La logica "extraboost", disponibile in modalità 'Qualify', fornisce picchi di potenza aggiuntiva in uscita di curva per ridurre i tempi sul giro, con un numero di utilizzi gestito in base al circuito. Specifici pneumatici Michelin Pilot Sport Cup2 sono stati sviluppati appositamente per ottimizzare aderenza e guidabilità.   

Forma al servizio della funzione

Lo stile della 296 Speciale, curato dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni, riflette la sua anima corsaiola con codici linguistici più radicali rispetto alla 296 GTB. Il frontale è più aggressivo, con uno splitter sospeso, prese d'aria maggiorate e feritoie sul cofano che ne accentuano la sportività. Il posteriore è dominato da inedite ali a sbalzo che incorniciano uno specchio di poppa più compatto, integrando i gruppi ottici in un'ampia fascia nera e mettendo in risalto il nuovo scarico centrale rialzato, ispirato alla F80.

La vista laterale evidenzia il dinamismo con un trattamento scuro del tetto che accentua l'effetto "flying bridge" e abbassa visivamente il baricentro. Nuovi cerchi forgiati a cinque razze completano il look. All'interno, dominano fibra di carbonio a vista e Alcantara, con un nuovo pannello porta minimalista e un tunnel centrale ridisegnato che esalta l'iconico cancelletto del cambio. Debutta anche un nuovo colore esterno, il Verde Nürburgring.   

Le prestazioni sono mozzafiato: velocità massima superiore ai 330 km/h, 0-100 km/h in 2,8 secondi e 0-200 km/h in 7,0 secondi. Il tempo sul giro a Fiorano è di 1 minuto e 19 secondi. Come per tutte le Ferrari, anche la 296 Speciale beneficia del programma settennale di manutenzione Genuine Maintenance, che copre tutti gli interventi ordinari per i primi sette anni.

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