Ferrari 296 GTS: elegante come il mare, potente come un tuono

Una sportiva compatta con motore ibrido posteriore centrale: bellissima e sconvolgente. Un concentrato di tecnologia e prestazioni senza eguali

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a cura di Tommaso Marcoli

Editor

La passione per l'automobile ha molti gusti, numerose circostanze, differenti necessità. C'è soltanto un marchio che mette tutti d'accordo: Ferrari. Per la sua eredità sportiva irripetibile, per il suo fascino unico, per la capacità di attirare attorno a sé un pubblico diverso e unirlo sotto il simbolo del Cavallino Rampante. Sedersi a bordo di una Ferrari è un privilegio perché significa sedersi sulla Storia dell'automobile sportiva. Ferrari è l'archetipo dell'automobile sportiva, di velocità, prestazioni e lusso. 

E c'è un'emozione particolare nel guidare una Ferrari spider. È la sensazione del vento, l'amplificazione del suono del motore, un legame più intimo con la strada e il paesaggio. Con la 296 GTS, Ferrari eleva questa esperienza, introducendo una nuova dimensione nel concetto di berlinetta sportiva a motore centrale-posteriore. Non è solo l'ultima erede di una nobile stirpe, ma una vettura che ridefinisce il divertimento al volante, progettata per regalare emozioni pure non solo nella ricerca della massima prestazione, ma anche nella guida quotidiana. La sigla GTS, Gran Turismo Spider, evoca la migliore tradizione sportiva del Cavallino, sottolineando l'importanza di questo modello che apre un nuovo capitolo.

Il cuore ibrido

Al centro della 296 GTS pulsa un cuore rivoluzionario: un inedito V6 bi-turbo a 120 gradi da 2992 cc, accoppiato a un motore elettrico . Questa architettura segna il ritorno del sei cilindri su una vettura stradale del Cavallino, dopo le gloriose antenate da competizione come la Dino 156 F2 del 1957. Il motore termico eroga 663 cv, stabilendo un record di potenza specifica per una spider di serie con ben 221 cv/litro. Insieme all'unità elettrica da 167 cv (122 kW), derivata dall'esperienza in Formula 1, la potenza totale raggiunge l'impressionante valore di 830 cv, gestiti da un cambio F1 doppia frizione a 8 rapporti.

Ma i numeri raccontano solo una parte della storia. Il sound di questo V6 è qualcosa di totalmente inaspettato, un timbro innovativo che abbina l'intensità tipica dei motori turbo all'armonia degli acuti dei V12 aspirati Ferrari. Non a caso, in fase di sviluppo si è guadagnato il soprannome di "piccolo V12". La riprogettazione del sistema a "tubo caldo" per la versione GTS assicura che questa melodia sia esaltante sia a tetto chiuso sia, soprattutto, a tetto aperto, quando la connessione tra abitacolo e scarico diventa diretta e senza filtri. Il suono è coinvolgente, potente, un vero piacere per le orecchie che accompagna una spinta vigorosa e quasi infinita, specialmente quando il motore sale verso gli 8500 giri/min del limitatore. L'integrazione tra termico ed elettrico, gestita dall'attuatore TMA (Transition Manager Actuator), è fluida, garantendo una risposta all'acceleratore immediata e costante a qualsiasi regime.

Emozioni a cielo aperto

La trasformazione da coupé a spider avviene in soli 14 secondi, grazie al tetto rigido retrattile (RHT) che scompare elegantemente sopra la parte anteriore del motore, anche in movimento fino a 45 km/h. Questa soluzione non compromette l'estetica: a tetto chiuso la silhouette rimane fedele a quella della 296 GTB, mentre aperta rivela linee filanti e sportive. Il team del Centro Stile Ferrari ha disegnato un nuovo tonneau cover con due caratteristiche nervature dorsali che integrano i tappi carburante e di ricarica, preservando l'equilibrio del design. Un lunotto in vetro regolabile elettricamente separa abitacolo e posteriore, garantendo comfort ottimale anche ad alte velocità. Guidare en plein air amplifica ogni sensazione: il sound del V6 diventa protagonista, il senso di velocità più tangibile, l'esperienza di guida ancora più immersiva e gratificante, come sottolineato da chi l'ha provata.

Nonostante l'aggiunta del meccanismo RHT e del sistema ibrido, il peso a secco è contenuto in soli 1540 kg, appena 70 kg in più rispetto alla GTB, un risultato ottenuto grazie all'ampio uso di materiali leggeri e al minor peso del V6 rispetto ai precedenti V8. Il telaio è stato riprogettato specificamente per la GTS, ottenendo un notevole aumento della rigidezza torsionale (+50%) e flessionale (+8%) rispetto alle precedenti spider Ferrari, garantendo così un comportamento dinamico impeccabile. Il passo corto di 2600 mm (-50 mm rispetto alle berlinette precedenti) esalta l'agilità.

L'aerodinamica è stata oggetto di uno studio approfondito. Spicca all'anteriore il "tea-tray", un elemento di derivazione racing che ottimizza il flusso d'aria verso il fondo vettura generando carico verticale. Al posteriore, uno spoiler attivo ispirato a quello della LaFerrari fuoriesce quando necessario per generare fino a 100 kg di carico aggiuntivo (per un totale di 360 kg a 250 km/h in configurazione High Downforce con Assetto Fiorano), migliorando la stabilità e le prestazioni in frenata. L'efficienza aerodinamica complessiva è tale da non far rimpiangere la versione coupé.

Alla guida, tutto questo si traduce in un'esperienza esaltante. L'agilità è sbalorditiva e offre una precisione millimetrica dello sterzo elettrico con cui si eseguono cambi di direzione fulminei. La vettura si inserisce in curva con una rapidità e una tenuta impressionanti, grazie anche a controlli elettronici evoluti come il sensore 6w-CDS (6-way Chassis Dynamic Sensor), l'ABS EVO integrato con questo sensore (che riduce gli spazi di frenata e ne aumenta la ripetibilità) e l'electronic Side Slip Control (eSSC). La potenza è immensa, ma l'auto comunica fiducia, risultando sorprendentemente gestibile e persino confortevole grazie alle sospensioni magnetoreologiche. La modalità 'eDrive' permette di viaggiare in puro elettrico per 25 km fino a 135 km/h, aggiungendo un inaspettato livello di fruibilità urbana.

Funzionalità ed eleganza

Lo stile della 296 GTS, curato dal Centro Stile Ferrari sotto la guida di Flavio Manzoni, è un connubio di purezza e funzionalità, che enfatizza la linea pulita e raffinata della 296 GTB. Le forme sono moderne e sinuose, con richiami a icone del passato come la 250 LM del 1963. Ogni linea, ogni presa d'aria, come quelle integrate nel design dei proiettori per raffreddare i freni, ha una precisa funzione aerodinamica, ma si fonde armoniosamente nel disegno complessivo. L'abitacolo è dominato dall'interfaccia full-digital, integrata in un ambiente dall'eleganza sobria e minimale, con finiture in pregiata pelle italiana e materiali tecnici. I sedili specifici con disegno a diapason e il tunnel con il selettore del cambio a cancelletto completano un interno votato al pilota.

Assetto Fiorano: l'anima da corsa

Per chi desidera massimizzare le prestazioni, specialmente in pista, è disponibile l'allestimento Assetto Fiorano. Questo pacchetto include ammortizzatori Multimatic derivati dalle competizioni GT con taratura fissa, appendici aerodinamiche ad alto carico in fibra di carbonio all'anteriore (che aggiungono 10 kg di deportanza), un uso esteso di materiali leggeri come la fibra di carbonio per interni ed esterni (con un risparmio di peso di 8 kg), e una livrea speciale ispirata alla 250 Le Mans. Sono disponibili anche pneumatici Michelin Pilot Sport Cup2R, particolarmente adatti all'uso in circuito.

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