Fermo il mercato dell'auto in Europa e neanche le elettriche aiutano a crescere

Auto nuove in Europa: 1 milione immatricolate a luglio, invariato rispetto al 2023. Nei primi 7 mesi del 2024 raggiunte 7,9 milioni di nuove vetture.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il mercato automobilistico europeo ha registrato una leggera crescita dello 0,4% a luglio 2024, con 1.025.290 nuove immatricolazioni rispetto alle 1.021.381 dello stesso mese dell'anno precedente. Nei primi sette mesi del 2024, l'incremento è stato del 3,9%, raggiungendo un totale di 7.906.191 vetture vendute.

Il settore mostra segnali contrastanti, con una crescita significativa delle auto ibride e un calo delle vendite di veicoli a benzina e diesel. Le auto ibride (HEV) hanno registrato un aumento del 24,4%, mentre le vetture a benzina sono diminuite dell'8,4%. Le auto elettriche (BEV) hanno subito una flessione del 5,9%, rappresentando il 12,1% del mercato, in calo rispetto al 13,5% dell'anno precedente.

Variazioni nei principali mercati europei

I quattro maggiori mercati europei hanno mostrato andamenti diversi: l'Italia ha registrato un aumento del 4,7% e la Spagna del 3,4%, mentre Francia e Germania hanno subito un calo rispettivamente del 2,3% e del 2,1%. 

La quota combinata di auto a benzina e diesel è scesa dal 50% al 46%, evidenziando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori verso motorizzazioni alternative.

Performance dei costruttori

Il Gruppo Volkswagen mantiene la leadership di mercato nonostante un calo del 2,2%, con 229.387 auto consegnate. Stellantis si posiziona al secondo posto con 137.012 unità, registrando una flessione del 5,2%. All'interno del gruppo, Peugeot, Opel e Citroën hanno mostrato risultati positivi, mentre Alfa Romeo, Fiat e DS hanno subito cali significativi.

Il Gruppo Renault si conferma al terzo posto con un leggero calo dell'1,7%. Tra i costruttori in crescita spiccano Toyota (+21,9%), Honda (+23,3%) e Volvo (+36,7%). Da notare anche la performance della cinese Saic, che ha registrato un aumento del 24,2% nelle immatricolazioni.

La disparità nelle performance tra i diversi paesi e costruttori evidenzia un panorama in rapida evoluzione, influenzato da fattori come le politiche governative e le preferenze dei consumatori.

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