La società americana Eviation ha lavorato per anni per raggiungere questo momento: Alice, questo il nome scelto per l'aereo elettrico a 9 posti sviluppato dalla compagnia, ha finalmente spiccato il suo primo volo un paio di giorni fa.
Alice, la cui ispirazione per il nome deriva dalla fiaba 'Alice nel paese delle meraviglie', è stata affidata al pilota Steve Crane, che ha volato per circa 8 minuti raggiungendo un'altitudine di poco superiore ai 1000 metri, prima di tornare a terra in completa sicurezza.
"E' stato magnifico - ha detto Crane -, si guida esattamente come ci aspettavamo. E' molto rapido sull'acceleratore, e anche in fase di atterraggio si è comportato in modo magnifico. Non potrei essere più contento."
Ovviamente questo primo volo di test è solo l'inizio, e nelle prossime settimane la compagnia si concentrerà sul design dell'aereo per raffinarlo il più possibile: al momento le certezze relative ad Alice sono quelle legate al motore, anzi ai 2 motori, da 640 kW cadauno. Il corpo dell'aereo sarà realizzato in fibra di carbonio così da tenere il peso quanto più basso possibile, ma il design vero e proprio dell'aereo si evolverà sicuramente in questi mesi.
L'obiettivo di Eviation, per il momento, è quello di realizzare un aereo elettrico in grado di percorrere tra le 200 e le 300 miglia marittime, pari a circa 370 - 555 km alla velocità massima di poco più di 480 km/h. Il carico massimo dovrebbe essere intorno ai 1130 kg.
Gregory Davis, presidente e CEO di Eviation, si è lasciato andare a dichiarazioni riservate alle giornate più importanti:
"Abbiamo appena fatto la storia dell'aviazione. Questo progetto potrà cambiare il modo in cui voliamo. Vogliamo creare collegamenti sostenibili tra le comunità, e oggi siamo pieni di orgoglio per questo primo passo."
Le tecnologie nel campo della propulsione elettrica continuano a migliorarsi, ed Eviation ne è perfettamente consapevole: le batterie utilizzate su questo prototipo probabilmente si saranno evolute in modo drastico solo negli ultimi anni, e questo farà sì di poter allargare sempre di più l'orizzonte di quali risultati si possono ottenere con la mobilità elettrica.