Eni, insieme a XEV per la produzione di auto elettriche in Italia

Eni e XEV siglano un nuovo accordo di collaborazione che mira a ricerca e sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile.

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a cura di Valentina Acri

Eni e XEV siglano un nuovo accordo di collaborazione che mira alla ricerca e sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile in grado di ridurre non solo gli impatti ambientali dei veicoli, ma anche dello sviluppo della tecnologia del battery swap e dell’assemblaggio delle autovetture marchiate XEV.

Solamente alcuni giorni Eni e XEV hanno annunciato l’elettrificazione di Enjoy grazie ad un accordo strategico che punta allo sviluppo della mobilità urbana. La società ha, infatti, deciso di partire dalla città di Torino con l'introduzione di 100 XEV YOYO nella flotta di veicoli già disponibili. Non dimentichiamo che il car sharing Enjoy, attivo da circa dieci anni, è presente in cinque città italiane con una flotta di 2.500 veicoli.

L’accordo sottoscritto ha l’obiettivo di sviluppare congiuntamente il settore delle city car elettriche, in particolare per implementare la tecnologia del battery swapping di XEV ma anche per l’eventuale realizzazione dell’assemblaggio dei veicoli XEV, o parti di essi, nel territorio italiano e anche per la gestione del ciclo di vita delle batterie delle auto, dalla produzione al montaggio, manutenzione e fine vita tramite riciclo. 

Non a caso, le due parti lavoreranno sull'implementazione della tecnologia del battery swap sviluppata da XEV. Non manca, inoltre, la volontà di produrre le auto del costruttore Eni in Italia, a cui affiancare la gestione del ciclo di vita delle batterie.

Sono particolarmente contento di questa partnership innovativa, che guarda al futuro delle nuove generazioni, alla transizione energetica e all’approccio multidisciplinare di Eni. È un futuro che in Eni sappiamo immaginare, e che ci piace costruire insieme a partner che sanno fare squadra con passione ed entusiasmo, il Direttore Generale Energy Evolution di Eni, Giuseppe Ricci. 

Un apposito studio di fattibilità sarà fondamentale per capire se Eni riuscirà portare tutte queste attività nel nostro Paese. Nello specifico, sarà realizzato uno studio di fattibilità dedicato ad un piano di natura industriale che prevede la produzione non solo di veicoli ma anche di accessori, parti di veicoli e pneumatici.

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