In una recente uscita pubblica, Elon Musk ha rilasciato – manco a dirlo – delle dichiarazioni che hanno fatto un po’ di scalpore. Musk avrebbe infatti affermato che Tesla è aperta alla possibilità di fusione con altri produttori del settore automotive.
Ad oggi, Tesla è il produttore di auto con il valore in borsa più alto in assoluto, con un ampio margine su tutto il resto della concorrenza, e la compagnia si trova in una posizione di vantaggio nel mercato automotive che sta subendo un profondo mutamento tecnologico.
Tesla è sempre stata aperta a collaborazioni con altre realtà del settore; nel lontano 2010, quanto la compagnia californiana stava muovendo i suoi primi passi sul mercato, furono stretti accordi con Toyota – per la produzione di propulsori elettrici, e con Mercedes – per lavorare invece sui sistemi di guida autonoma. E’ passato tanto tempo da quelle collaborazioni, e negli anni i rapporti con queste case si sono raffreddati a tal punto che tra il 2014 e il 2017 Toyota e Mercedes hanno venduto le proprie partecipazioni in Tesla.
Oggi Tesla vale più mezzo triliardo di dollari, una valutazione enormemente superiore a tutte le altre aziende che competono nel settore, ma Musk non si è detto interessato ad acquisizioni ostili, solo a collaborazioni e fusioni che possano far avanzare tecnologicamente il settore.
Ad oggi non sembrano esserci in atto discussioni su possibili fusioni, ma senza dubbio se e quando ci saranno, faranno il bene dell’industria intera. Il punto non sarà fare acquisizioni per il gusto di farle, ma fare acquisizioni che portino Tesla ad essere sempre più influente e radicata nel mercato delle auto elettriche, un settore destinato ad avere una crescita esponenziale nei prossimi 10 anni. Vista la facilità con cui Tesla mette in piedi le sue Gigafactory in giro per il mondo, ci sembra difficile pensare che Musk voglia sobbarcarsi di strutture e metodi produttivi meno moderni dei suoi.